VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Caos in via Costellazioni a Modena, la coop dei migranti: "Sbagliato puntare il dito contro i nostri ospiti"

La coordinatrice dell’Angolo Giorgia Bartoli tende la mano ai residenti: "Disponibilità totale al confronto. Qui regole chiare: chi sbaglia paga. Nel palazzo non solo profughi, ma anche persone seguite dai servizi".

I carabinieri davanti al palazzone di via Costellazioni

Modena, 1 ottobre 2023 – "Quello che dispiace è che gli episodi di furti o aggressioni vengano ricondotti in maniera semplicistica agli utenti della cooperativa. Eppure nel grande complesso vivono tante altre persone, sicuramente dalle vite difficili". A seguito della denuncia di alcuni residenti di via delle Costellazioni, che lamentano aggressioni, rapine e furti nella zona e collegano questi episodi agli ospiti dell’ex studentato, interviene Giorgia Bartoli, coordinatrice della cooperativa l’Angolo. La coop, infatti, nel residence gestisce diversi profughi, molti dei quali arrivati in questi giorni. I residenti hanno annunciato la costituzione di un comitato e il deposito di un esposto in procura per far presente la grave situazione di criminalità che si registra nella zona. Uno dei cittadini ha anche spiegato, nei giorni scorsi, di essere stato colpito con violenti pugni da uno straniero a scopo di rapina.

"Vorrei far presente – afferma Bartoli – che nello stabile noi ospitiamo e gestiamo 250 utenti, ma ci sono tanti genitori, uomini soli, mamme con bambini anche disabili. L’edificio, però, conta ben 14 piani, dove alloggiano utenti in carico ai servizi sociali, con cui noi non dialoghiamo. Sono persone che hanno perso il lavoro, usciti da passati di tossicodipendenza mentre i nostri ospiti hanno vitto e alloggio gratuito per tutto il percorso. Quando arrivano non li conosciamo, è vero, e appena si rendono protagonisti di episodi del genere, li segnaliamo alla prefettura e perdono il diritto all’accoglienza. Ci sono stati degli episodi, ma sono state questioni interne, litigi tra di loro. Quindi gli utenti più ‘complicati’ non sono gli quelli del centro di accoglienza straordinaria, pur non nascondendo una situazione sicuramente complessa. Abbiamo un’interlocuzione continua con il quartiere – sottolinea Bartoli –, abbiamo organizzato insieme le pulizie nella zona e abbiamo portato avanti l’iniziativa della biciclettata di quartiere domenica scorsa. Un gruppo di cittadini è partito dalle Costellazioni con alcuni nostri utenti e i residenti hanno spiegato loro come muoversi in bicicletta, il significato dei cartelli stradali e hanno fatto un tour fino a piazza Roma. Ora stiamo organizzando laboratori con la polizia locale – spiega ancora Bartoli – non solo per il tema dell’educazione civica, ma anche per conoscere le forze dell’ordine nella loro forma educativa e stiamo organizzando laboratori con Hera per la corretta differenziazione dei rifiuti e anche del corretto conferimento, dell’importanza della salvaguardia ambientale. Con Coop invece stiamo facendo un percorso per la corretta alimentazione: gli utenti arrivano e si recano subito nei negozi etnici ma non conoscono ad esempio i nostri ortaggi e prodotti. Non voglio nascondermi dietro ad un dito – afferma ancora – e non voglio parlare di percezioni ma noi abbiamo un regolamento chiaro: laddove le persone sbagliano vengono allontanate dalla struttura e in questi anni è quello che è successo quando qualcuno si è mostrato aggressivo o ha infranto le regole. Il progetto va preso con serietà. Quello che dico è che le porte della cooperativa sono aperte e i cittadini che vogliono riunirsi in comitato lo stanno facendo senza interpellarci. Occorre conoscere ‘da dentro’ le problematiche e ben venga la possibilità di instaurare un dialogo per arginare insieme i problemi".