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Canone concordato per gli affitti. L’intesa tra inquilini e proprietari

Accordo raggiunto nel distretto di Vignola: "La domanda di locazione è aumentata in modo netto"

Canone concordato per gli affitti. L’intesa tra inquilini e proprietari

Importante nuovo accordo sugli affitti, e sulle caratteristiche minime che devono avere gli appartamenti messi in locazione, raggiunto nel distretto di Vignola (cioè nei comuni che fanno parte dell’Unione Terre di Castelli più Montese) tra le associazioni che rappresentano gli inquilini e quelle dei proprietari immobiliari. Il nuovo accordo territoriale, che si applica ai contratti abitativi privati e ai contratti abitativi Ers (edilizia residenziale sociale) è stato raggiunto per la parte degli inquilini da Massimiliano Uccelli di Assocasa, Rosario Maragò di Federcasa Confsal, Eugenia Cella di Sicet, Marcello Beccati del Sunia e Patrizia Pedretti di Uniat, assieme ai seguenti rappresentanti dei proprietari immobiliari: Francesco Lamandini per Asppi, Maria Femminella per Confabitare, Raffaele Vosino per Confappi, Francesco Bruini per Confedilizia-Ape e Lorenzo Cottignoli per Uppi.

"La domanda di locazione – spiegano i rappresentanti delle parti in un documento comune – è aumentata in modo netto. Contemporaneamente, molti piccoli proprietari hanno scelto di abbandonare la locazione a favore della vendita e, in questi anni, si è anche aggiunta la domanda degli studenti universitari. In questi anni abbiamo avuto la stabilizzazione della cedolare secca al 10%, ma anche un’inflazione a doppia cifra. Abbiamo lavorato per provare ad adeguare uno strumento così importante come i contratti di locazione abitativa a canone concordato. Le novità più significative del nuovo accordo sono: due nuove tipologie dimensionali: 121-150 mq e oltre i 150 mq; due nuovi parametri a favore della disabilità motoria: ascensore e bagno accessibili; due nuove sub fasce dei canoni: la A, fino a 2 parametri, che viene penalizzata, e la E con 9 o più parametri che viene premiata".

Continuando con le novità, il documento prosegue: "Un parziale adeguamento dei canoni ai prezzi di mercato; la locazione parziale con tabella per stanza arredata e non più per suddivisione dell’appartamento, per favorire la locazione a canone concordato per gli studenti universitari (solo a Castelnuovo e a Spilamberto) e per i lavoratori in trasferta con contratti a tempo determinato; una descrizione più puntuale dell’arredamento; la possibilità di stipulare contratti di maggiore durata oltre allo standard di 3 anni + 2, per esempio: 4+2, 5+2 o 6+2; un premio per appartamenti in classe A o superiore; un’attenzione ai comuni montani in classificazione climatica F (Zocca e Montese)".

Marco Pederzoli