EMANUELA ZANASI
Cronaca

Cannabis light, ore contate: "Se approvano la legge chiuderemo l’attività"

Alessio Manfredini e Claudia Cattaruzzi titolari di Villa Canapa: "I nostri prodotti non hanno effetti psicotropi, tanti negozi a rischio".

Cannabis light, ore contate: "Se approvano la legge chiuderemo l’attività"

Alessio Manfredini e Claudia Cattaruzzi titolari di Villa Canapa: "I nostri prodotti non hanno effetti psicotropi, tanti negozi a rischio".

La cannabis light potrebbe avere le ore contate dopo l’emendamento al ddl sicurezza approvato nei giorni scorsi in una seduta delle commissioni Affari costituzionali e giustizia della Camera. Una proposta che, se a settembre diventasse effettiva, metterebbe in crisi un intero settore.

A Campogalliano c’è un’azienda di nicchia, Villa Canapa, che produce canapa italiana e cannabis light, ovvero la pianta senza il principio attivo thc, utilizzate in diversi modi, da quello alimentare a quello cosmetico o tessile. Per i titolari Alessio Manfredini (nella foto) e Claudia Cattaruzzi vorrebbe dire la fine della loro attività.

L’azienda infatti, oltre a portare avanti una tradizione millenaria che ha una storia anche in Emilia Romagna, è un punto di riferimento importante anche per altre realtà simili in tutta Italia. "Se dovesse passare la legge per noi vorrebbe dire la chiusura – spiega Alessio – l’economia del fiore di canapa è un’economia molto importante, è un prodotto plurifunzionale che non ha effetti psicotropi. Quelle che coltiviamo noi sono piante selezionate inserite in un elenco approvato, oltre a tutti i controlli che facciamo noi. Sono chemiotipi privi di thc – specifica ancora Manfredini – qui c’è il cbd, il cannabidiolo sempre in parti misurate che però non ha effetto stupefacente".

Per Alessio Manfredini e Claudia Cattaruzzi vorrebbe dire dunque perdere un’attività in cui hanno investito passione, tempo e denaro. "Si annullerebbe con un disegno di legge molto veloce e approssimativo anche tutta la realtà della canapa italiana – dicono i titolari – attraverso la quale noi diamo vita ad un’economia alternativa molto importante".

A temere la proposta del governo sono anche i negozi che vendono i prodotti derivati dalla cannabis light oltre che accessori a tema e che anche a Modena si sono moltiplicati negli ultimi anni. Mauro Bindelli è il titolare del negozio ’Green Passion’ in via Medaglie.

"Per noi sarebbe la chiusura – sentenzia il commerciante – siamo qui da otto anni e il lavoro è cresciuto. Vorrei specificare che la maggior parte dei nostri clienti non sono giovani alla ricerca dello sballo che comunque qui non troverebbero. Sono persone mature che comprano questi prodotti che sono completamente innocui perché non contengono principio attivo, hanno soltanto un lieve effetto calmante simile a quello della camomilla, oppure si acquistano per sentire un sapore che ricorda un po’ la loro gioventù, niente di più. Sarebbe una decisione assurda che proprio non capiamo – conclude – c’è stata una domanda sempre maggiore perciò sono stati aperti molti negozi, negozi che chiuderanno tutti".