
Serramazzoni, l’uomo è stato stato sanzionato dalla polizia provinciale per un importo di 102 euro
Cacciava a Serramazzoni insieme al suo cane, ma al collo dell’animale la polizia provinciale ha trovato un collare con impulsi elettrici. Così, fermato, l’uomo è stato multato per 102 euro. Gli agenti, infatti, nel corso dell’attività di controllo delle attività venatorie, hanno sanzionato il cacciatore per via del collare del proprio cane, un dispositivo con impulsi elettrici.
Il cacciatore in quel momento stava effettuando la caccia alla beccacce nella zona pedecollinare della provincia di Modena. La Polizia provinciale ricorda in questa occasione che "pratiche di questo tipo sono contrarie al benessere animale e, nei casi più gravi, possono essere sanzionate anche penalmente, laddove si ravvisi il maltrattamento dell’animale". Infatti, stando all’articolo 727 del codice penale, "chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Stessa pena per chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze".
Tra le funzioni che spettano alla Polizia provinciale figurano anche i controlli sulla caccia e la pesca, un’attività che garantisce un rapporto stretto con gli operatori per una corretta gestione del territorio. Monitorare l’andamento di caccia e pesca inoltre permette agli agenti di gestire i piani di controllo contro la proliferazione degli ungulati, garantire la sicurezza dei cittadini senza trascurare i controlli stradali e la tutela ambientale, soprattutto intensificando il rapporto con il Gruppo Carabinieri Forestale. Tra le varie attività, inoltre, la Polizia provinciale partecipa al gruppo operativo territoriale per la Peste suina africana, collaborando assieme al servizio veterinario Ausl di Modena e alle altre istituzioni locali attive in questo ambito.
Il corpo di Polizia provinciale è composto dai 16 agenti in servizio che garantiscono i controlli su circa 250mila ettari di territorio: 160mila ettari di superficie cacciabile, circa 60mila ettari di aree protette e le aree vicine ai centri abitati dove è vietato cacciare.