BARBARA
Cronaca

Candidature, Pd nel caos. Ori spariglia le carte, segretari dem infuriati: "Stop ai personalismi"

Tensione alle stelle dopo l’intervista al Carlino dell’ex tesoriere. Solomita e Venturelli rivendicano "un ruolo di centralità del partito". Intanto Andrea Bosi passa in pole, traballa Bortolamasi. .

Candidature, Pd nel caos. Ori spariglia le carte,  segretari dem infuriati: "Stop ai personalismi"

Candidature, Pd nel caos. Ori spariglia le carte, segretari dem infuriati: "Stop ai personalismi"

Manicardi

La discesa in campo dell’underdog Francesco Ori, il primo a rompere gli indugi e a dichiarare pubblicamente e in modo trasparente di essere disponibile a correre per la poltrona di sindaco di Modena, ha scatenato il finimondo all’interno del Pd. Chat dem infuocate, messaggi a cascata e (più di) qualche mal di pancia (per usare un eufemismo) hanno spinto il segretario provinciale e quello cittadino del Pd Roberto Solomita e Federica Venturelli a un summit fiume e a una dichiarazione congiunta nella speranza di calmare gli animi (soprattutto del sindaco Muzzarelli e del governatore Bonaccini che i ben informati danno "infuriati").

"Questo è il tempo dell’ascolto, dell’elaborazione e della condivisione di proposte credibili, con le comunità e con le forze politiche e sociali con le quali affronteremo la sfida delle prossime amministrative e non dei personalismi", scrivono in una nota arrivata nel tardo pomeriggio (quindi ben ponderata) Solomita e Venturelli. Il percorso è stato avviato, dicono, "in primavera e approvato nell’assemblea comunale della città con più di 200 persone a marzo, votato alla unanimità nella direzione provinciale dello scorso luglio e ribadito domenica nell’assemblea provinciale. Questa è la strada intrapresa e per questa proseguiremo". "Abbiamo letto di decine di ipotetiche candidature – proseguono i segretari dem – ultima tra le quali Francesco Ori: si tratta di una posizione personale, che non rappresenta quella del Pd provinciale del quale era tesoriere, carica da cui si è dimesso prima di rilasciare l’intervista. È il tempo di lavorare per costruire un programma elettorale con tutti i pezzi della città, di ascoltare e proporre e trovare il migliore candidato che possa rappresentare al meglio i nuovi bisogni della città e nessuno a questo può sottrarsi". Secondo i segretari "i candidati sindaci e le modalità per selezionarli saranno scelti con un confronto aperto e trasparente tra gruppi dirigenti, iscritti e alleati, e con la città, nel rispetto dello statuto e del rapporto con le altre forze della coalizione che stiamo provando a costruire".

Fatto sta che la candidatura di Francesco Ori attraverso l’intervista rilasciata al Carlino Modena è stata deflagrante. Il designato da sempre alla poltrona che lascerà Muzzarelli, vale a dire Andrea Bortolamasi, sa benissimo che questa mossa dell’ex tesoriere toglie acqua al suo mulino e capisce perfettamente che la sua posizione, fino ad oggi in pole nell’accoppiata con Andrea Bosi (l’ormai famoso ’patto della tagliatella’) traballa notevolmente. Ora in pole c’è il compagno di giunta che potrebbe avere un buon pacchetto di sostenitori, alcuni anche insospettabili. E non dimentichiamo poi che in ballo c’è sempre anche Paolo Cavicchioli che qualcuno dice essere pronto a scendere in campo a sua volta.

Insomma, la situazione non è per nulla semplice da gestire, i pretendenti al trono di piazza Grande sono tanti e bene fanno Solomita e Venturelli a rivendicare per il Pd "un ruolo decisivo nella gestione di questi passaggi, perché nessuno è indispensabile". Evviva, il partitone si è risvegliato e chiede centralità. Perfetto. Ma la centralità va conquistata e i tanti ’uomini forti’ che il partito esprime non rendono le cose facili ai segretari, questo è certo. Una cosa è sacrosanta: serve una regia altrimenti tutti gli aspiranti sindaci – e sono davvero tanti – si sentiranno liberi di ’tentare il colpo’, indipendentemente da quanto deciso un qualsivoglia assemblea.