REDAZIONE MODENA

Camere ardenti, l’ospedale ’frena’ le agenzie

Obitorio affollato, il direttore generale Reggiani ha scritto alle imprese funerarie: "Qui solo le salme di chi è deceduto in corsia"

Camere ardenti, l’ospedale ’frena’ le agenzie

Un provvedimento che sospende l’accettazione delle salme dall’esterno. E’ quello adottato dal direttore generale dell’ospedale di Sassuolo, Stefano Reggiani, dopo la situazione incresciosa con cui la stessa direzione ospedaliera si è recentemente trovata a fare i conti. Infatti da mesi nelle camere mortuarie confluivano salme di persone decedute anche all’esterno dell’ospedale, quindi nelle abitazioni private senza che - a quanto pare - le onoranze funebri incaricate dalle famiglie rispettassero i regolamenti previsti in ospedale.

Situazione incresciosa e indelicata anche per le stesse famiglie dei defunti che spesso si sono trovate a piangere i propri cari a pochi centimetri da altri congiunti in lacrime per le proprie perdite. Recentemente nella stessa stanza erano state sistemate anche quattro salme, una accanto all’altra e in direzione avevano iniziato ad arrivare le segnalazioni dei cittadini. Tra l’altro pare che le salme arrivassero non solo dal Modenese ma anche dal Reggiano con un grande quesito per il momento irrisolto: è possibile che alcune agenzie chiedessero compensi per la sistemazione delle salme dei poveri defunti all’interno delle camere mortuarie del nosocomio cittadino? Tenendo presente che le utenze e i servizi sono a carico della direzione ospedaliera, ovviamente, e non delle agenzie funebri in questione. Fatto sta che in questi giorni il direttore generale ha inviato un provvedimento alle onoranze funebri di Modena e Reggio Emilia per comunicare la sospensione dell’accettazione delle salme dall’esterno. Il provvedimento per il momento ha una validità di due settimane, fino al sei marzo. Nelle camere mortuarie dell’ospedale saranno quindi sistemate soltanto le salme dei cittadini deceduti nello stesso ospedale. Il provvedimento è volto inoltre a permettere alla direzione di valutare una riorganizzazione interna del servizio e ad effettuare un’analisi sul flusso di accesso alle camere ardenti e relative autorizzazioni.

Pare infatti che l’incresciosa situazione si protraesse da mesi e la maggior preoccupazione della direzione riguarda proprio l’inciviltà e le eventuali sofferenze cagionate ai familiari dei defunti. Ora l’ospedale di Sassuolo sta valutando come aumentare il livello di sicurezza e quindi quali misure adottare in tal senso. Si sta valutando a quanto pare infatti l’ingresso alle camere mortuarie con un badge collegato al sistema di video sorveglianza già presente.

v.r.