Carpi, 4 gennaio 2023 – ”Stiamo tutti bene , anche se ancora sotto choc. Il rischio è stato elevato: se ci fossimo addormentati non ci saremmo più svegliati". Otilia, 28 anni, insieme ai suoi quattro nipoti, di cui due minorenni, lunedì sera è stata portata al Pronto soccorso dell’ospedale Ramazzini per una intossicazione da monossido di carbonio: lei e i due più piccoli sono stati poi trasportati all’ospedale di Fidenza per essere sottoposti al trattamento in camera iperbarica.
"Lunedì verso le 19 sono rientrata a casa e ho fatto una doccia – racconta la 28enne, che vive insieme alla sorella e ai nipoti, tutti di origine rumena, in una palazzina di via Carlo Marx, proprio di fronte alla rotatoria –. Poco più tardi è rientrata mia nipote di 16 anni: verso le 20.30 è stata proprio lei ad accusare i primi segni di malessere. Aveva mal di testa, tachicardia, stava per svenire: ho chiamato subito i soccorsi. Nel frattempo, anche io e gli altri ragazzi (di 21, 20 e 11 anni) abbiamo iniziato a non stare bene".
"I sanitari arrivati sul posto con i vigili del fuoco – prosegue – hanno utilizzato già sulla porta di ingresso un apposito strumento per la rilevazione del monossido di carbonio, che è risultato presente in notevole misura. Si sono subito diretti alla caldaia che abbiamo in cucina e ci hanno fatto uscire dall’appartamento. La perdita veniva proprio da lì – afferma indicando la caldaia –. Avremmo dovuto farla revisionare tre mesi fa, per la pulizia annuale, ma purtroppo è un momento di crisi economica e tra aumento dei prezzi, bollette e mutuo, ci sono tante spese cui fare fronte. Quindi abbiamo dato ‘prorità’ ad altre urgenze, confidando che qualche mese in più non avrebbe cambiato le cose. Invece… Ho ancora i brividi al pensiero di quello che poteva succedere se ci fossimo addormentati".
Otilia racconta che un analogo episodio era accaduto un mese fa: "Ero in casa con Stefano (il nipote 20enne), quando abbiamo entrambi iniziato a sentire male alla testa: io mi sono messa a letto e ho dormito molte ore, mentre mio nipote è uscito a prendere un po’ d’aria e in effetti al rientro in casa mi ha detto che si era sentito meglio, per poi ripiombare nel malessere una volta tornato nell’appartamento. Ora possiamo dire che la causa fosse la stessa".
La madre dei quattro ragazzi si trovava fuori a fare una passeggiata nel momento in cui sono stati male: allertata al cellulare li ha subito raggiunti. Inizialmente sono state portate al Pronto soccorso la zia e la nipote 16enne: "Io però ho rifiutato il ricovero quando mi hanno detto che dovevano farmi il tampone, perché ne sono molto impaurita dopo un’esperienza passata. Così sono tornata a casa, dove dopo poco sono tornati i sanitari con la Polizia e ci hanno condotti tutti al Ramazzini".
I due 20enni sono stati dimessi dopo poco, in quanto asintomatici, mentre Otilia con la 16enne e l’11enne sono stati portati a Fidenza.
Nella mattinata di ieri sono stati tutti dimessi: "I due piccoli stanno dormendo – spiegava ieri Otilia – ma stanno bene, mia sorella ha preferito portarli a casa, nei prossimi giorni torneranno a fare degli accertamenti. Ora attendiamo il tecnico della caldaia…".