PAOLO ROSATO
Cronaca

Calamità, dibattito verso le regionali. Ugolini: "Fiumi senza manutenzioni". De Pascale: "Il Governo collabori"

I due candidati per la presidenza dell’Emilia Romagna ospiti di Confagricoltura a Castelfranco Emilia. Il sindaco Dem: "Minacce ai miei figli dagli ambientalisti". La preside in corsa col centrodestra: "No al fanatismo".

Candidati a confronto a Castelfranco

Candidati a confronto a Castelfranco

Castelfranco, 9 ottobre 2024 – Lui: "Abbiamo dei problemi serissimi come quello delle nutrie. Che vanno eradicate, bisogna seguire quello che dice l’Ispra. E invece per questo mi sono ritrovato con le minacce ai miei figli da parte degli ambientalisti". Lei: "Il fondamentalismo ambientalista non ha permesso di fare tante cose negli ultimi 15 anni, quel tipo di fanatismo ecologista sta distruggendo la Regione". Michele de Pascale ed Elena Ugolini hanno toccato il tema del rapporto con le ragioni ambientaliste nel loro confronto (separato, a due ore di distanza) ospitato da Confagricoltura, all’agriturismo ‘La Lupa’ di Castelfranco Emilia, tappa modenese in vista delle elezioni regionali. Un botta e risposta che ha tenuto al centro, inevitabilmente, il nodo delle alleanze per il candidato del centrosinistra e per la candidata del centrodestra. "Se de Pascale dovesse vincere, io non so come farà a gestire determinate partite con gli alleati che si ritroverà – ha detto Ugolini alludendo alla parte più ecologista dentro ad Avs, solo lei ha avuto un momento spontaneo di applausi durante le risposte –. Io invece ho avuto la fiducia incondizionata da parte dei leader del centrodestra. Non mi hanno chiesto niente, da questo sono rimasta colpita, ho l’obiettivo di riavvicinare i cittadini alla politica. Voglio ascoltarvi".

I due avversari, intervistati da Valerio Baroncini vicedirettore del Resto del Carlino, sono stati incalzati sul palco dal presidente emiliano-romagnolo di Confagricoltura, Marcello Bonvicini. "Abbiamo drammaticamente bisogno di manodopera. E bisogna capire che gli imprenditori agricoli non sono dei ‘ladri’, serve fiducia da parte del sistema. Serve inoltre una Regione che conti di più per le politiche Ue, siamo troppo piccoli", ha detto Bonvicini. Il post alluvione ha ovviamente catalizzato il dibattito. "Delocalizzazioni dai territori alluvionati? Va bene, ma in maniera intelligente e caso per caso: non può essere quella una risposta di sistema", la frenata di de Pascale. D’accordo Ugolini, ma con un distinguo. "Le eventuali delocalizzazioni devono essere decise con le persone interessate, residenti e aziende non sono pacchi postali".

Ugolini poi ha attaccato sulla "mancata manutenzione" dei fiumi. "Voglio vedere quei fiumi puliti, è inaccettabile vedere quelle cataste di tronchi ancora presenti, senza nessuno che se ne prenda una responsabilità – ha continuato –. Negli ultimi 30 anni in Regione sulla manutenzione ordinaria del territorio non è stato fatto nulla, il commissario Figliuolo presto dirà la sua su quanto accaduto nell’ultimo anno e mezzo. Una grande figura come lui non può essere trattata come un cialtrone".

L’affondo invece di De Pascale: "Il ministro Musumeci ha detto che hanno dato 600 milioni di euro negli ultimi 10 anni. Una gaffe involontaria, non era colpa sua, serve collaborazione da parte del governo centrale e ora non c’è – ha argomentato –. Va snellita la burocrazia, bisogna tornare a due agenzie regionali, una per l’emergenza e una per la gestione dei dissesti sul territorio. Ci concentreremo nel sostegno al reddito delle imprese, e vogliamo favorire le giovani aziende e il ricambio generazionale".