Modena, 2 novembre 2024 – Stanno per essere affidati da aMo i lavori per la realizzazione della viabilità di accesso da viale La Marmora all’impianto di stoccaggio di idrogeno per il rifornimento dei bus nel deposito di Seta in Strada Sant’Anna. "L’impianto – annunciano da aMo – è in corso di realizzazione da parte di Seta, e i lavori procedono come da crono programma, per concludere e collaudare le opere nel corso del 2025".
L’investimento previsto nella convenzione tra Comune, Seta e Agenzia per la mobilità (Amo) per la realizzazione dell’impianto "è di quattro milioni di euro, a cui si aggiunge un milione e mezzo di euro per le opere relative all’accessibilità e al ripristino della funzionalità dell’attuale piazzale di deposito e relativi servizi".
L’iniziativa prevede investimenti già programmati tra quelle previsti nell’ambito dell’Hydrogen Valley, "tra i primi e più rilevanti progetti di sviluppo dell’idrogeno rinnovabile per favorire la transizione energetica in Italia".
Il protocollo d’intesa siglato dai numerosi soggetti coinvolti prevede la creazione di un polo di produzione dell’idrogeno realizzato, nell’area della discarica esaurita di via Caruso, da Gruppo Hera e Snam, "con l’obiettivo di contribuire alla decarbonizzazione dell’Emilia Romagna".
Seta ha già definito le procedure per l’acquisto, con fondi Pnrr (sei milioni e 600 mila euro), di 12 bus che saranno alimentati dall’idrogeno prodotto nel polo modenese il quale avrà una potenzialità produttiva di 400 tonnellate all’anno (i primi 3 saranno disponibili entro la fine del 2024, gli altri 9 entro giugno 2026).
"Il fabbisogno per i mezzi di Seta è di 50 tonnellate all’anno che possono garantire una percorrenza di 660 mila chilometri e un conseguente risparmio di CO2 pari a 737 tonnellate/anno, rispetto ad autobus alimentati a gasolio".
Gli autobus acquistati sono Solaris modello ’Urbino 12 Hydrogen’ e saranno dotati di un innovativo sistema di propulsione ad idrogeno nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza: "Si tratta di mezzi interamente a zero emissioni", che utilizzano come fonte di energia l’idrogeno convertito in elettricità. "Sono quindi caratterizzati dal funzionamento silenzioso che accomuna i mezzi a trazione elettrica, con grande beneficio acustico in ambito cittadino. Inoltre, consentono un’elevata autonomia di percorrenza, pari a circa 350 chilometri".
Tornando al polo dell’idrogeno, fulcro dell’Hydrogen Valley modenese sarà IdrogeMO, il progetto di Gruppo Hera e Snam per la realizzazione di un polo produttivo in grado di produrre fino a 400 tonnellate di idrogeno rinnovabile l’anno, con la possibilità di futuri ampliamenti per incrementarne la produzione. Complessivamente, l’investimento previsto ammonta a oltre 20 milioni di euro.
Le potenzialità dell’Hydrogen Valley modenese sono già state come si vede recepite dal settore della mobilità: le aziende di trasporto pubblico locale Seta e Tper hanno infatti in programma di convertire parte della loro flotta in mezzi alimentati a idrogeno.
La stessa attenzione per lo sviluppo di una filiera dell’idrogeno green è inoltre stata manifestata dal settore industriale locale, con particolare riferimento ad automotive e aziende cosiddette hard-ti-abate del distretto ceramico, per la decarbonizzazione dei propri processi produttivi.