
Buk, il festival della piccola. e media editoria si terrà il 3 e 4 maggio
Il ‘Modena Buk Festival’, evento dedicato alla piccola e media editoria, compie 18 anni e torna nel cuore della città: il 3 e 4 maggio sarà il Chiostro di San Paolo, in via Francesco Selmi a ospitare le proposte editoriali. Fra le varie iniziative proposte, spiccano spettacoli teatrali per grandi e piccini, ‘letture sotto le stelle’ (sabato 3, ad opera di Andrea Briganti che leggerà ‘Il pinguino senza frac’ di Silvio D’Arzò -consigliato portarsi un plaid-) e una presentazione di libri da parte delle 25 case editrici partecipanti, ogni ora per tutta la durata dell’evento.
"È un piacere e un impegno" commenta il direttore artistico di Buk Francesco Zarzana. "Il festival compie la maggiore età, quella in cui si dovrebbe imparare a guidare e diventare penalmente perseguibili. Per noi questo traguardo vuole dire avere avuto un riscontro positivo da parte delle case editrici, che proprio perché medio-piccole si impegnano ancora di più e portano proposte sconosciute e di valore, e da parte dei cittadini: senza i modenesi che si interessano al libro e alle proposte che sanno che scopriranno, non saremmo diventati a pieno titolo uno dei riferimenti del settore più longevi in tutta Italia". Riconoscimento che è arrivato anche dalle cariche dello Stato: "Prima del ricovero – programmato, ndr –, il presidente Mattarella era al lavoro e quella mattina ha firmato il decreto che decora il ‘Buk’ con la medaglia del Quirinale per meriti alla cultura per l’ottavo anno di fila", conclude Zarzana.
Storici partner dell’evento sono Bper ed il gruppo Hera. Da una parte "c’è una banca che legge, come ormai è conosciuta. Che investe sulla cultura perché ‘valorizzare la cultura significa valorizzare il territorio". Dall’altra, per Hera, la carta e il racconto sono veicoli utili anche per un tema trasversale come la solidarietà ambientale",conclude il relatore.
Nuovo partner quest’anno è anche il Panathlon Club Modena, solidale all’evento e che vanta un legame con la carta stampata più che decennale, come commenta la presidente Maria Carafoli: "Non mi sono e non ci siamo mai persi un’edizione. È un bell’evento e il patrocinio è stato trovato quantomai opportuno". Per chi non vorrà correre ma magari marciare, l’evento sarà aperto da un concerto della band ‘Rock’nRulli’. Una ‘novità di quest’anno sarà la collaborazione con ‘Modena International Friends’: nato anni fa come un gruppo su Facebook per far conoscere gli ‘expat’ finiti in città, con lo scopo di fare amicizia e sentirsi più a casa e supportati, si affaccia ora nell’evento offrendo un’esperienza di "letteratura umana: non si legge un libro ma nel rispetto della persona si parla, si fanno domande e si hanno risposte. Questo ‘leggere le persone’, nato in Danimarca e fedele al motto ‘Unjudge Someone’, ha l’intenzione di capirci meglio e affrontare tematiche anche difficili come il genere, la razza e l’inclusione", racconta Veronica Saetti, ideatrice del progetto.
Il 23, mercoledì prossimo alle 21, al teatro Storchi, la consegna del Premio Speciale Buk 2025 alla scrittrice torinese Deborah Gambetta, autrice di ’Incompletezza’ (Ponte alle Grazie), appena entrata nella dozzina finalista del Premio Strega 2025 per quest’opera. A Buk Festival spicca il percorso delle anteprime giallo-noir: come per il thriller distopico del divulgatore scientifico Andrea Segrè, ’Gelo profondo. La nuova era glaciale’, da poco uscito per Minerva, e le pubblicazioni inedite firmate da ProgettArte: ’Il Fermo Posta di Robìne’ di Pasquale Biscari. Una storia gialla attinta dalle cronache anni Novanta: ’I Diavoli della Bassa’ di Federico Mazzoli. Anteprima assoluta a Buk per Giraldi editore con il giallo-fantasy dello scrittore Pierangelo Soldati, ’Robin Barlow. La morte corre sulla tela del ragno’, e con ’Il lupo sotto la pelle’ (vol. 1 e 2) di Graziano Lonardi, una saga thriller venata di horror pubblicata dall’editore De Tomi.