REDAZIONE MODENA

Food for soul: lo spazio culturale di Bottura in centro a Modena

Sarà creato nei pressi dell’Osteria Francescana. "Così uniamo tutti i refettori del mondo"

Migration

Modena, 10 novembre 2022 - Il cuore pulsante di ’Food for soul’ batterà a Modena. C’è fermento nella ’Francescana family’ dello chef di fama internazionale Massimo Bottura per il progetto di creare, in centro storico, uno spazio culturale, sociale ed educativo "che unisca gli 11 refettori sorti in tutto il mondo", rivela Bottura mentre è in viaggio verso New York dopo che la notizia ha iniziato a trapelare. Il progetto è ancora agli albori, la location è in via di definizione e potrebbe aprire il prossimo anno, magari a primavera, nei pressi dell’Osteria Francescana, con la quale avrà un filo diretto.

Leggi anche: Massimo Bottura è il nuovo ambassador d'Italia per Enit

"L’idea è quella di dare una casa a ’Food for Soul’, la nostra associazione nata per promuovere la consapevolezza sociale sullo spreco alimentare – spiega la presidentessa Lara Gilmore, moglie di Bottura – Dopo aver aperto tanti refettori, l’ultimo a febbraio a Sydney, il nostro sogno è quello di creare uno spazio per chiunque voglia conoscere i nostri valori. Vogliamo aprirlo al pubblico, vogliamo che sia interattivo, un modo per creare una coscienza collettiva contro lo spreco alimentare e l’isolamento sociale". Una specie di vetrina in cui i valori del progetto culturale dei refettori possano essere condivisi con chiunque voglia conoscere questa fantastica esperienza iniziata ornai sette anni fa grazie all’intraprendenza del visionario Bottura e di sua moglie Lara.

Questo luogo così simbolico non poteva che essere a Modena, il luogo del cuore di Bottura, dove tutto è nato. La Ghirlandina, alcuni anni fa, ospitò anche l’esperienza del refettorio, un progetto temporaneo poi concluso poiché nella nostra città non c’è una simile esigenza esistendo già altre realtà attrezzate in questo senso.

Il cuore di ’Food for Soul’ sarà dunque uno spazio per tutti, non solo per i clienti della pluripremiata Osteria Francescana e di Casa Maria Luigia (la guest house di Modena sud): l’idea è quella di coinvolgere turisti, studenti, chiunque sia interessato al tema e alla mission di Massimo e Lara. Il progetto dei refettori in cui distribuire pasti caldi alle persone in difficoltà è nata nell’ambito di Expo 2015, infatti la prima struttura è sorta proprio a MIlano. In Italia ce ne sono altri due, uno a Bologna e uno a Napoli. Gli altri si trovano a Parigi, Londra, Rio de Janeiro, New York, San Francisco, Sydney, Ginevra e Merida, in Messico, dove Lara Gilmore e Bottura andranno in visita questo fine settimana: "Non è questo l’ultimo refettorio che abbiamo aperto, ma non siamo ancora riusciti ad andarlo a visitare a causa della pandemia. Finalmente tra poco saremo lì"; aggiunge la moglie dello chef.

Quella di creare una sede ufficiale di ’Food for Soul’ a Modena è dunque una esigenza per fare sintesi, una vetrina della filosofia che sta alla base della grande famiglia della Francescana, "in modo che tutti possano contribuire, anche con le piccole azioni quotidiane, a eliminare lo spreco alimentare e ad adottare una vita più sostenibile", conclude Gilmore.

"Attraverso la collaborazione, Food for Soul sta costruendo un modello innovativo basato sui rapporti umani e sulla costruzione di una rete diversificata di partner. – si legge sul sito internet del progetto culturale – Così facendo, vogliamo dimostrare l’efficacia della cultura come approccio per migliorare le condizioni di persone ed ecosistemi alimentari. Il nostro impegno è volto a costruire un futuro migliore e più sostenibile per tutti, rispondendo ad alcune delle sfide globali più urgenti del nostro tempo accelerando le opportunità per una società più inclusiva".