È iniziato da pochi giorni, ma è anche già al centro di polemiche l’intervento di riforestazione ai lati della A1 a San Cesario, fatto con l’intento di mitigare l’impatto dell’autostrada nei confronti dei residenti della zona. Alla fine della scorsa settimana, lo stesso Comune di San Cesario ha annunciato: "Tre barriere verdi per proteggere l’abitato di San Cesario dagli effetti dell’autostrada. Si tratta di uno degli interventi previsti dalla convenzione con Società Autostrade all’atto della realizzazione della quarta corsia dell’A1…Il progetto d’impianto prevede la messa a dimora di oltre 5.300 alberi e arbusti".
"Si tratta di un intervento importante – ha poi commentato Francesco Zuffi, sindaco di San Cesario - che rafforza ulteriormente le azioni di mitigazione ambientale nei confronti dell’autostrada. Questo intervento rafforza quando già abbiamo fatto negli ultimi anni con la realizzazione del bosco urbano di fianco all’autostrada, dotando il nostro territorio di una barriera verde contro lo smog e le isole di calore. Sommando i vari progetti attuati dal 2022 ad oggi, siamo arrivati a oltre 8000 essenze vegetali piantate a San Cesario". Fornendo ulteriori dettagli, dal Comune spiegano: "I lavori riguardano la piantumazione vegetazionale dei tre terrapieni realizzati a fianco dell’autostrada: uno in zona cimitero, uno in zona centro, l’ultimo a protezione del centro sportivo. La spesa prevista è di complessivi 400.000 euro, interamente finanziati da Società Autostrade. L’intervento si estende su una superficie di circa 8011 metri quadrati".
Tutto bene? Non per tutti. La consigliera di opposizione Lodovica Boni osserva tra l’altro: Il sindaco si dice orgoglioso del Bosco Urbano, ma noi consiglieri di centrodestra non crediamo nei miracoli. Il monitoraggio dell’aria e i dati ufficiali pubblicati da Arpae ci strappano bruscamente dal mondo dei sogni riportandoci alla realtà dei fatti: in quella zona del paese, dove si trova un quartiere residenziale e un centro sportivo molto frequentato da bambini e ragazzini, l’aria presenta massicce concentrazioni di gas di scarico, polvere, polvere di vetro. La piantumazione degli alberi e la cura dei parchi è sempre una cosa positiva, ma dobbiamo sottolineare che comunque l’effetto benefico di tale barriera naturale si vedrà fra 30 anni e per il momento occorre cercare soluzioni alternative ed efficaci nell’immediato per tutelare la salute dei cittadini".
Marco Pederzoli