SATALINO 6,5. I guanti li mette dove servono per frustrare i tentativi di Rover e Odogwu nella ripresa. Quando non c’è lui, c’è il palo. E tanto basta…
TOLJAN 5,5. Ha spazio per proporsi nell’altrui metà campo, ma quando lo trova cerca più l’imbucata bassa che il fondo per il cross. La scelta, indotta anche dalla prossimità di Berardi, non paga. E quando gli altoatesini spingono, gli affanni sono evidenti, con qualche pallone perso di troppo.
MUHAREMOVIC 6. Cerca fortuna in avanti, con una conclusione dal limite dell’area che lo porta a un niente dal secondo gol stagionale. Dietro fa buona guardia, al netto di fatiche nel finale su Odogwu, la cui fisicità gli regala inattesi straordinari.
ROMAGNA 6,5. Dirige la difesa con bella sicurezza. Chiude con tempismo, imposta con precisione. Per distacco, il miglior acquisto del Sassuolo di Fabio Grosso.
PIERAGNOLO 6. Avrebbe ‘gamba’ per spingersi ben oltre gli angusti spazi del Druso (avete presente il Ricci?) e se li prende a tratti. Ma il suo lo fa: Doig può prendersi il tempo che gli serve per rientrare (44’ s.t. Odenthal s.v. La stazza dell’olandese occupa con profitto un’area neroverde che finale si intasa)
BOLOCA 6,5. Il suo accompagnare la manovra lo porta in paio di occasioni dove potrebbe far male. Impreciso, trova una volta il fondo, quella successiva Drago: ripresa di gestione, senza perdere mai le distanze con i compagni reparto.
OBIANG 6. Rompe e imposta, guasta e costruisce. C’è sempre, anche se non brilla (15’ s.t. Iannoni 6. Impatto tanto efficace da suggerirne il possibile impiego dal 1’: un contropiede gettato alle ortiche gli vale mezzo voto in meno)
THORSTVEDT 6. Beccheggia tra le linee senza esaltarsi troppo, dentro una partita mai del tutto sua. Ma quando riparte, per fermarlo ci si mettono sempre in due.
BERARDI 6. Una conclusione al veleno in avvio di ripresa ne scuote un primo tempo ai limiti dell’anonimato: il resto è un faticoso riavvicinarsi a se stesso, ma anche altri minuti – e giocate - che lo accompagnano verso la miglior condizione (44’ s.t. Paz s.v. I suoi sono muscoli dove servono)
RUSSO 5,5. Il Sassuolo di Grosso non è costruito per le ‘torri’: il centravantone scuola Catania si batte e si sbatte, lucra dal suo sbattersi un colpo di testa che non impensierisce Drago, ma non incide più di tanto (15’ s.t. Pierini 5,5. A suo agio, ma non sempre, dentro gli spazi che il Sudtirol concede nel finale di gara)
LAURIENTE’ 6,5. Il gol, regalatogli da una topica di Drago che ne agevola una punizione tutt’altro che irresistibile, pesa. Sugli esiti della gara come sulla sua prova. E ne nobilita prestazione, prima e dopo l’acuto che vale il match, non granchè. Siamo comunque a 5 gol in 10 gare per il francese: buttali via… (23’ s.t. Mulattieri 6. Un’occasione se la costruisce, un’altra la spreca. Ma con lui in campo la manovra si fa fluida).
Stefano Fogliani