VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Bivacchi al Cialdini e al Novi Sad . Decine di stranieri senza un tetto: "Non sappiamo dove dormire"

Materassi e teli appesi per creare delle ’stanze a cielo aperto’ sotto il cavalcavia e sulle tribune vicino allo stadio "Quando chiediamo un alloggio tutti i proprietari ci rifiutano anche se non siamo nè clandestini nè delinquenti".

Bivacchi al Cialdini e al Novi Sad . Decine di stranieri senza un tetto: "Non sappiamo dove dormire"

Bivacchi al Cialdini e al Novi Sad . Decine di stranieri senza un tetto: "Non sappiamo dove dormire"

Modena, 5 luglio 2024 – "Siamo lavoratori che vivono per strada. Vogliamo una soluzione. Nessuno affitta casa e neppure una stanza ad uno straniero". E’ questo il grido d’aiuto che si è alzato ieri mattina dalle tribune del Novi Sad dove, ogni sera, una decina di senzatetto ‘arredano’ le proprie camere da letto con materassi e altri giacigli di fortuna. Ieri mattina il Coordinamento Migranti di Bologna ha indetto una conferenza stampa per protestare contro il presunto sgombero che avrebbe dovuto tenersi in mattinata ma che, in realtà, non c’è stato. Al contrario nei prossimi giorni, proprio per cercare di trovare una soluzione, ci sarà un incontro in Comune con il vice sindaco Francesca Maletti. "Abbiamo il permesso di soggiorno, abbiamo il lavoro ma nonostante questo il razzismo del mercato immobiliare e dei suoi proprietari non ci permette di trovare una casa. Per questo, siamo a decine a dormire, ormai da tempo, sotto la tribuna del Novi Sad – ha spiegato ieri Maomuri, di origine Tunisina e a Modena dal 2019 – Ho 64 anni, ernia al disco, tanti problemi di salute e non posso più lavorare. Prima lavoravo come muratore poi, proprio per i problemi di salute, mi hanno lasciato a casa e ora percepisco 430 euro al mese. Come dovrei pagare un affitto? A Modena il posto letto costa minimo 250 euro e non mi resterebbero i soldi per mangiare. Posso rinunciare anche al cibo, ma vorrei un posto caldo dove dormire ma nessuno, a Modena, ti dà un posto letto. Sei tunisino? Allora niente. Per i modenesi siamo tutti clandestini e delinquenti".

"Il razzismo da parte dei proprietari di casa dilaga a Modena – sottolinea Ousmane Cisse, referente del coordinamento Migranti – Ci sono tante persone che dormono per strada, in queste tribune e ogni giorno vanno a lavorare. Il problema – ha sottolineato – è che tanti stranieri sono costretti a vivere per strada poiché nessuno dà loro una casa e siamo qua per chiedere al Comune una soluzione. Solo in questa tribuna dormono spesso una cinquantina di persone, poi ci sono quelle che dormono sotto al cavalcavia Cialdini".

La situazione, effettivamente, sotto al cavalcavia rischia di diventare esplosiva. Emblema del degrado, ieri, le scarpe di una donna, appesa alla rete e la giovane addormentata tra i cartoni come il ‘vicino’ di giaciglio: un ragazzo giovanissimo avvolto in un panno. Accanto, tante altre piccole ‘casette’ ricavate con cartoni e lenzuola luride. Si tratta di persone che contano sul supporto costante delle Unità di strada ma il numero dei senzatetto che vivono sotto al Cavalcavia è purtroppo in aumento. Nei prossimi giorni si svolgerà appunto l’incontro tra l’assessore Maletti e il rappresentante del coordinamento migranti.

La situazione è ovviamente nota all’Amministrazione: il vero dramma è proprio l’impossibilità, per tanti stranieri in regola e lavoratori, di trovare qualcuno che affitti a loro casa. A questo è dedicato u progetto specifico del Comune insieme a Porta Aperta: grazie a un partneriato pubblico privato nella zona ovest di Modena nascerà infatti ’L’ostello per l’autonomia’. La struttura sorgerà in un edificio attualmente inutilizzato, che sarà sistemato per offrire un servizio di accoglienza temporanea a lavoratori in condizione di fragilità sociale e disagio abitativo. Il progetto è già stato approvato ed è rivolto ad adulti in uscita da programmi di protezione internazionale che hanno trovato un lavoro regolare sul territorio ma che non riescono ad accedere a una soluzione abitativa.