Modena, 1 agosto 2022 - L’interesse per gli investimenti in criptovalute è aumentato anche tra i modenesi. Il problema è che, constestualmente, si sono fatti avanti anche esperti cyber criminali che, soprattutto negli ultimi mesi, hanno svuotato i conti di decine di cittadini. Le truffe online sono legate ai Bitcoin e traggono origine a volte dalla disperata ricerca delle vittime sulla rete, volta a riuscire a guadagnare denaro in modo veloce.
Ma come fanno i truffatori ad avvicinarsi ai cittadini? Spesso hackerano profili Instagram o Telegram per poi proporre investimenti importanti. In altri casi chiamano da numeri sconosciuti legati a Centralini voip. La proposta per le vittime è quella di creare un portafoglio virtuale. Tanti modenesi sono caduti infatti nel tranello, inviando i propri documenti per attivare una sorta di piattaforma.
Solitamente la prima cifra richiesta si aggira attorno ai 250 euro, dopo di che i malviventi ‘alzano il tiro’. "Hai visto? Hai già guadagnato. Pensa se tu avessi investito il doppio", suggeriscono. Il problema è che le vittime iniziano ad effettuare bonifici verso il Belgio, la Lituania, la Germania e quando arriva il momento di incassare le proprie somme, quelle che sulla piattaforma sembrano essere lievitate, i soldi spariscono. A quel punto i cyber truffatori chiedono ulteriori soldi per sbloccare i fondi investiti in Bitcoin che, casualmente, sarebbero ‘congelati’ dalle tasse da versare. Dopo di che, ottenuto altro denaro, i malviventi spariscono nel nulla.
Solo in Regione sono scattate denunce da parte di centinaia di cittadini per tre, quattro milioni di euro. Soldi investiti appunto in piattaforme di ipotetici bitcoin ed ora le indagini da parte della polizia postale sono in corso. Esistono piattaforme sicure, indicate nel portale della Consob che, appunto, mette in allerta i cittadini, tentati dalle numerose piattaforme per il trading on line disponibili su internet.
"Si sono rivolti a noi almeno trenta modenesi per denunciare la truffa – spiega Fabio Galli Codacons – hanno investito inizialmente 250, 300 euro. I truffatori hanno poi promesso loro una sorta di programma, la famosa piattaforma tramite la quale hanno potuto seguire in diretta il presunto investimento. Il problema è che, quando i cittadini vedono che guadagnano due o tre euro, arriva la seconda chiamata: ‘Pensa se ne mettessi mille, duemila, diecimila – suggeriscono i truffatori. Tanti ci sono caduti e ovviamente quei soldi sono spariti. A qualche vittima è stata pure nuovamente contattata da pseudo organizzazioni dello Stato: ‘Hai fatto investimenti senza pagare le tasse ma se paghi subito una multa riusciamo ad aiutarti – gli hanno detto. Quindi ci sono persone che sono state doppiamente truffate. All’associazione si è rivolto pure un cittadino che, attraverso Facebook, ha trovato un profilo in cui offrivano prestiti di denaro e ci ha rimesso ventimila euro. Ci sono tante persone che purtroppo ci cascano".