Soliera (Modena), 1 giugno 2022 - "Nostro nipote è in rianimazione all’ospedale Maggiore di Bologna. Non ci sentiamo di dire nulla ora, la sola cosa adesso è quella di sperare per lui e la sua vita". Le sue condizioni (aggiornano i sanitari) sono gravi ma stabili. Parla con un filo di voce la nonna del piccolo di appena 13 mesi che ieri mattina ha fatto un volo di almeno tre metri da una delle finestre della villetta a schiera di Soliera dove abita con i suoi genitori, in una zona residenziale. La nonna è una imprenditrice del settore alimentare molto nota anche a Carpi mentre il nonno è un commercialista. Le comunità di Soliera e di Carpi sono sotto shock per quanto avvenuto ieri mattina a Soliera, nella abitazione a poca distanza dal centro storico. Un quartiere tranquillo, che si affaccia su di un parco.
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Proprio qui, poco dopo le 10, si è consumata la terribile vicenda. L’improvviso e frenetico via vai di mezzi di soccorso e dei carabinieri della locale stazione di Soliera, hanno attirato subito l’attenzione dei residenti e degli abitanti del paese. "Abbiamo visto il movimento dei carabinieri davanti alla casa – ha raccontato un residente della via – ma cosa sia successo esattamente non lo sappiamo. Abbiamo saputo che hanno trovato il bambino per terra, sulla palladiana nel retro della casa ma non si sa come sia finito lì. Era per terra ma non piangeva, era esanime. Sarà ora compito degli inquirenti cercare di capire come sono andate le cose, e come un bimbo così piccolo sia potuto cadere da una finestra. In quel momento in casa c’erano solo la baby sitter e la donna delle pulizie".
"Certo, conosciamo la mamma – ha proseguito un’altra vicina di casa – l’abbiamo vista crescere perché è di Soliera, anche se è da poco che sono venuti qui ad abitare nel quartiere. Una famiglia bellissima, E’ una tragedia terribile". "Oh Signore – ha continuato a ripetere la signora Giusy dopo aver imparato di quanto accaduto – non è possibile. Ho visto tante volte la mamma con il piccolo e conosco la nonna. Si tratta di una famiglia molto conosciuta a Soliera. Hanno tanto desiderato quel bambino. La sola cosa importante è che il piccolo si salvi". Dopo il frenetico andirivieni dalla villetta, è calato il totale silenzio nella via. I vicini di casa della famiglia, presumibilmente gli stessi che hanno per primi avvertito i soccorsi e le forze dell’ordine non hanno voglia di parlare, si trincerano dietro le finestre e abbassano le tapparelle per non essere visti.
Sul retro della villetta, nel luogo in cui è caduto il piccolo non vi è alcun segno. Lo sguardo corre a quelle finestre e la mente si chiede come il piccolo possa essere caduto giù.
La baby sitter è stata portata via dai carabinieri sotto gli occhi dei vicini di casa e accompagnata in caserma dove è rimasta per circa due ore. Per i carabinieri e il pm non è infatti stato possibile portare a termine l’interrogatorio poiché la 32enne continuava a dire di non ricordare nulla dell’accaduto. La donna è stata trovata ancora in casa, in stato confusionale. Perché non ha dato l’allarme? Si chiedono gli inquirenti. Sono numerosi gli elementi che necessitano chiarimenti in merito al dramma di Soliera, primo fra tutti il motivo (sempre che ne esista uno) che potrebbe aver portato la 32enne a compiere un gesto del genere. "La mia assistita si trova in uno stato confusionale, non si rende conto di quello che è successo. È stato impossibile fornire una ricostruzione fattuale di quanto è successo", ha spiegato l’avvocato Francesca Neri, che difende la 32enne: incensurata e laureata, si trova in carcere, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto che potrebbe tenersi già domani.