Betti, vice presidente di Ance: "Faticoso il sì di tutto un condominio ma coi bonus gli impianti aumentano"

"Il costo di un elevatore può variare dai 50 agli 80mila euro: per le famiglie decisivi i finanziamenti. In futuro cresceranno le costruzioni con sale multiuso e chiostri verde tra gli edifici per socializzare" .

Betti, vice presidente di Ance: "Faticoso il sì di tutto un condominio  ma coi bonus gli impianti aumentano"

Betti, vice presidente di Ance: "Faticoso il sì di tutto un condominio ma coi bonus gli impianti aumentano"

"Con i vari bonus negli ultimissimi anni si sta intervenendo maggiormente nei condomini. Non solo prevedendo l’ascensore, ma anche allargando le cabine laddove esistono già per consentire il trasporto dei disabili". Il vicepresidente di Ance (l’associazione nazionale costruttori) Stefano Betti ha presente le difficoltà che vivono diversi cittadini anziani confinati in casa.

Betti, negli edifici modenesi è possibile prevedere un ascensore quando manca?

"Difficile generalizzare. Nessun vincolo normativo, anzi... Dipende molto, se si intende per esempio realizzarlo all’interno dell’edificio, dalla dimensione e dalla posizione del pianerottolo di sbarco. All’esterno invece bisogna fare attenzione a non invadere altre proprietà private. Comunque in diversi casi, sostenuti economicamente dal bonus 110 per cento e dal bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche al 75 per cento, è stato possibile. È un’esigenza molto sentita considerando il progressivo invecchiamento della popolazione".

Quali sono gli edifici su cui è più complicato intervenire?

"Sicuramente il centro storico, perché l’intervento rischia di essere molto invasivo e gli spazi sono minimi. Occorre considerare che il progetto può riguardare anche gli ascensori esistenti".

In che senso?

"Spesso non sono adatti al trasporto di disabili e allora si interviene sulla dimensione del vano oppure sulla grandezza delle porte di ingresso. Oggi si lavora molto in questo ambito".

Quanto può costare un intervento in un condominio di inserimento di un ascensore?

"Naturalmente dipende da caso a caso, ma siamo tra i 50mila e gli 80mila euro. Nonostante gli incentivi non è facile mettere d’accordo tutto il condominio".

Per gli edifici futuri a Modena, in ottica contenimento del suolo, inevitabilmente si costruirà sempre di più in altezza.

"Le parole d’ordine del futuro sono ‘contenimento del suolo’ e ‘rigenerazione urbana’. Si interverrà solo nelle parti già urbanizzate con soluzioni che prevedono non solo ascensori ma anche altri tipi di servizi".

Può fare qualche esempio?

"Fino alla pandemia la tendenza era costruire o ristrutturare appartamenti molto piccoli in ragione anche della diminuzione dei componenti familiari. Adesso assistiamo a un’inversione di rotta in cui l’abitabilità confortevole torna centrale così come la possibilità di connessione elettronica con l’esterno. Si pensi all’incremento dello smart working, ma anche alla domotica che potrà rendere più vivibile la giornata degli anziani".

Cambia anche la disposizione degli edifici tra loro?

"Di sicuro si va verso la realizzazione di spazi condivisi, che favoriscano la socialità e il reciproco aiuto. L’esempio più classico sono le sale condominiali multiuso e i chiostri tra i palazzi, magari con orti e giardini che si possono curare insieme. È chiaro che soluzioni così da un lato risolvono alcuni problemi, ma dall’altro possono crearne altri in termini di sicurezza perché le case e i cortili sono più vulnerabili e accessibili".

Gianpaolo Annese