MOLDOVAN 6. Non lo spaventano né Reine Adelaide al 15’ e nemmeno Verde nel recupero. I rischi maggiori li corre bersagliato, suo malgrado, dal ‘fuoco amico’ ovvero quando Muharemovic ne anticipa l’uscita, colpendolo ad una mano, a fine primo tempo. E quando Odenthal, in avvio di secondo, dà strada a Cerri che lo batte.
TOLJAN 6,5. Radiomercato lo vuole in partenza verso la Bundesliga, che non è, con tutto il rispetto, la serie B. Se resta, tuttavia, fossimo in Palmieri, ce lo terremmo ben stretto. Gioca con l’intelligenza che serve a proporsi quando il Sassuolo avanza, a coprire quando i neroverdi si chiudono.
ODENTHAL 5. La topica con cui garantisce all’ex compagno di squadra Cerri il primo gol stagionale riapre una gara che era chiusa all’intervallo. Benino prima e dopo, ma l’errore resta.
MUHAREMOVIC 7. Azzardiamo: il centrale bosniaco, arrivato in prestito dalla Juve sul finire dell’estate, è più forte di quel Demiral che i bianconeri parcheggiarono in neroverde qualche anno fa. Lo dimostra col gol e non solo.
DOIG 5,5. Mettesse lo stesso piglio con cui assalta la metà campo avversaria in fase difensiva sarebbe sempre l’uomo giusto al posto giusto. Invece lo scozzese mette il pilota automatico, e gestisce, finchè in campo c’è Ghiglione, ma quando entra Stojanovic la sua gara cambia, e cambia la gara del Sassuolo. Non in meglio, peraltro…
BOLOCA 5,5. Primo tempo a distribuire gioco in sicurezza, su traiettorie che conosce a memoria. Secondo in apnea, con qualche pallone perso di troppo. Non da lui: cambio dovuto (30’ s.t. IANNONI 6. Eccede in foga, ma funziona)
GHION 6. Geometrico ai limiti del didascalico, cuce fase difensiva e offensiva con bella linearità. Cerca la porta salernitana in avvio, trova Sepe (29’ s.t. OBIANG 6. Fa quanto deve, irrobustendo una mediana in difficoltà)
THORSTVEDT 6. L’assist a Russo gli vale la sufficienza che il tanto correre e rincorrere ora su Amatucci, ora su Maggiore non gli sarebbe valsa. Non puntuale negli inserimenti, bene in chiusura quando il Sassuolo, nella ripresa, si abbassa.
BERARDI 5. Una punizione centrale a cercare la respinta di Sepe. Prima e dopo solo corsa, e pochi graffi. (47’ s.t. LOVATO s.v. Alza gli argini nel finale)
RUSSO 6,5. Un gol, bello e pesante e un giallo ingenuo. Fa capire di esserci, e di volerci essere (13’ s.t. MULATTIERI 6. Alza il baricentro, che andava pericolosamente abbassandosi)
LAURIENTÉ 6. L’assist ‘pesante’ a Muharemovic ne colora prova grigio (30’ s.t. PIERINI 6. Qualche fuga in avanti e la solita dedizione)
Stefano Fogliani