ALBERTO GRECO
Cronaca

Bellco, riparte la protesta . I lavoratori: "Scioperiamo per dare forza alla trattativa"

Lunedì l’assessore regionale Vincenzo Colla ed Elisabetta Gualmini saranno a Mirandola . I sindacati: "Bene. Il modo migliore per capire cosa succede è venire sul campo".

Bellco, riparte la protesta . I lavoratori: "Scioperiamo per dare forza alla trattativa"

Bellco, riparte la protesta . I lavoratori: "Scioperiamo per dare forza alla trattativa"

Mirandola, 23 giugno 2024 – Dopo il rientro e in vista del tavolo regionale per la vertenza Mozarc - Bellco riaffiorano tra le lavoratrici (80% del personale) e i lavoratori le preoccupazioni che la vicenda "esuberi" non sia alle spalle. Decise nuove iniziative di lotta. Ieri una affollata e partecipata assemblea davanti allo stabilimento, dove comunque già dal 12 giugno continua il presidio, svoltosi insieme ai segretari provinciali di categoria Lisa Vincenzi (Filctem Cgil) e Alberto Suffritti (Femca Cisl Emilia Centrale) ha raccolto gli umori di una platea che legge con timore le parole della proprietà. Il colosso Usa, proprietario di Bellco al 50% – mentre l’altro 50% è della connazionale DaVita – aveva fatto sapere dopo l’incontro di mercoledì scorso in sede Confindustria a Modena che: "Valutata la situazione, ascoltate le preoccupazioni sindacali e delle Rsu, l’azienda ha dichiarato la propria disponibilità a non intraprendere azioni unilaterali sino al prossimo incontro istituzionale (quello del 26 giugno appunto ndr)…". Ed è questo orizzonte temporale, limitato nel tempo, non sorretto da un vero piano industriale che getti le basi del rilancio produttivo di Bellco a tenere in apprensione i 350 addetti alla produzione, 300 diretti e 50 indiretti, di filtri e macchine per dialisi cronica ed acuta per adulti dichiarati il 12 giugno in "esubero".

"Mozarc – fanno sapere dal sindacato - è un tassello importante del biomedicale, con i suoi 512 occupati e una produzione essenziale per la filiera sanitaria: qui vengono realizzati filtri per la dialisi a marchio Medtronic e macchine per la dialisi impiegate negli ospedali di tutt’Italia e che necessitano di manutenzione, ricambi e assistenza. Per questo è arduo sostenere che i prodotti Mozarc non abbiano grip sul mercato". Si profila tra le lavoratrici ed i lavoratori lo spettro di quanto accaduto alla Invatec di Roncade (Tv), dove "Medtronic – fa sapere il sindacato - promise un grande polo d’eccellenza nel 2011 e sette anni dopo dichiarava 300 esuberi (in maggioranza donne). Scenario molto simile a quello proposto da Medtronic e DaVita a Mirandola, con la differenza che stavolta il disegno della multinazionale appare più chiaro". Memori di quanto accaduto ai colleghi trevigiani, lavoratrici e lavoratori Bellco ieri hanno deciso un nuovo sciopero il 26 giugno per dare sostegno alla delegazione che andrà a Bologna trattare in sede regionale con la proprietà. "Il tavolo regionale del 26 giugno si sta avvicinando, - dichiarano Vincenzi e Suffritti – e lo stiamo preparando nel migliore dei modi con l’assessore regionale Vicenzo Colla, che domani mattina sarà in visita al presidio, accendendo i riflettori sulla multinazionale Medtronic che possiede il marchio Mozarc, già protagonista nel 2018 di un disastro industriale nel nostro Paese, terminato con il trasferimento di competenze negli Stati Uniti".

Colla arriverà davanti ai cancelli Mozarc alle 11, farà il punto insieme a tutto il personale riunito in assemblea, alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni, a cominciare dai sindaci dei comuni del distretto e dalla Provincia di Modena, rappresentata dal presidente Fabio Braglia. Al presidio sarà presente anche l’eurodeputata Elisabetta Gualmini.