A Piandelagotti è cominciato il conto alla rovescia per il tradizionale corteo della Befana. Domenica 5 gennaio la comunità paesana, che molto probabilmente si sveglierà sotto una coltre di neve, avrà un unico desiderio: dare forma e sostanza a un evento che non è mai stato, e mai lo sarà, solo folclore.
Erano i primi del Novecento quando nacque la festa mascherata, e ieri come oggi Befana e Befanone, accompagnati da alcuni musicanti, visitano le case del paese – incluse le frazioni – per portare dolci e rallegrare adulti e bambini.
Oggi il "gruppo festa" conta circa 60 persone e negli anni, sotto la regia della locale Proloco, si è aperto al contributo di tanti volontari che per lo speciale appuntamento giungono anche da fuori regione.
La tradizione vuole che in ogni casa la compagnia di personaggi mascherati canti e balli le canzoni popolari, ricevendo in cambio dolci e vino per ristorarsi.
"Qui a Piandelagotti è il momento più atteso dell’anno", racconta Mattia Fontanini, uno degli infaticabili organizzatori. "Il Cristianesimo si mescola ai culti pagani ed è il modo più genuino per ricordare a noi stessi le radici e le origini del nostro paese".
La festa comincia all’alba e si conclude a mezzanotte con il grande falò purificatore della Vecchia, simbolo dell’anno che è passato e che si deve mettere alle spalle. "In piazza ci si riunirà tutti insieme e mentre brucia il 2024 ci saranno danze e riti propiziatori per il 2025 appena cominciato", conclude Fontanini. "A chiudere, se il meteo lo permetterà, illumineremo la notte con giochi pirotecnici e fuochi artificiali. Ci aspettiamo una grandissima partecipazione"
Generoso Verrusio