Modena, 28 novembre 2024 – Aveva da poco chiuso il bar. Si stava recando a casa, dopo aver salutato un amico. Non era neppure mezzanotte ma, evidentemente, i due balordi erano già in agguato: sapevano che sarebbe passato da lì e con i contanti addosso. All’improvviso se ne è trovato uno davanti, con già il coltello in pugno. ’Dammelo’ ha dichiarato indicando il portafogli.
Lui, la vittima, ha provato a scansarlo e a reagire ma è stato bloccato da un secondo malvivente alle spalle, armato di coltello a sua volta. I rapinatori a quel punto hanno colpito la vittima alla gamba e al petto ma, fortunatamente, la lama non è affondata. Avrebbe potuto morire per pochi spiccioli e lungo una strada ‘fredda’ a pochi passi dal centro cittadino Hu Xiaofang, per tutti Angelo, di origine cinese e titolare dell’omonimo bar di via Verdi.
L’uomo ha subito una violenta rapina martedì notte poco dopo aver chiuso il locale. “Sono a Modena da 25 anni – spiega – erano circa le 23.45 e ho tirato giù le serrande del locale. All’esterno c’era un amico, con cui mi sono intrattenuto a parlare per qualche minuto.
Dopo di che mi sono incamminato verso casa, salutandolo e girando a sinistra all’incrocio. Poco dopo mi sono trovato davanti un ragazzo giovanissimo con un coltello in mano: aveva addosso una mascherina e un cappello. Secondo me avrà avuto 20, 22 anni. A quel punto mi ha detto: ’Dammelo’, riferendosi appunto al denaro. Sapeva che avevo chiuso il bar e avevo i soldi con me, penso mi conoscesse. Gli ho chiesto di stare calmo, ho tirato fuori il telefono e sono indietreggiato ma – spiega la vittima – mi sono trovato un secondo rapinatore alle spalle. Io peso 53 chili e il ragazzo che avevo dietro era molto alto e armato a sua volta di coltello; non potevo fare nulla per difendermi. Entrambi mi hanno puntato addosso l’arma, ho iniziato a gridare: ’aiuto, rapina’.
Il rapinatore alle spalle con il gomito mi ha bloccato il collo e con la mano mi ha chiuso la bocca – racconta il commerciante sotto choc –. Quello davanti mi ha colpito due volte alla coscia, quello dietro ha provato a colpirmi il petto ma la giacca mi ha protetto. Alla fine mi hanno dato un pugno e sono scappati a mani vuote”.
Il titolare del bar spiega come l’amico, udendo le sue grida, lo abbia raggiunto e soccorso. “Ha sentito la mia voce ed è corso da me; per fortuna. A quel punto è arrivata la polizia”.
Gli agenti della volante sono accorsi subito sul posto e sono ora in corso indagini per risalire ai responsabili dell’ennesima e violenta rapina che si registra in città.
L’uomo, trasportato in ospedale e medicato, è stato poi dimesso con 15 giorni di prognosi.
Ieri ha provato a tornare al lavoro ma il dolore alla gamba era troppo forte. “Questa zona e in particolare via Verdi sono diventate pericolosissime – afferma un cliente del locale –. Angelo barcollava stamattina (ieri, ndr), occorrono maggiori controlli e mi auguro che presto vengano catturati i responsabili”.