
Barchessone ripristinato: ospita un museo equestre
Le Valli Mirandolesi poco alla volta ritrovano elementi significativi della loro storia e della loro identità. Con l’inaugurazione il pomeriggio di sabato 10 giugno del Barchessone Portovecchio, dopo che nel 2019 è stato recuperato alla sua fruibilità Barchessone Vecchio (complesso architettonico che racconta la storia di S.Martino Spino fiorita attorno ai suoi allevamenti equestri), riaffiora dalla polvere della memoria un’altra testimonianza di un passato tramandatosi fin dai tempi della famiglia Pico e proseguito dopo l’Unità d’Italia con l’insediamento del 5° Centro di Allevamento Quadrupedi del regio esercito italiano. Barchessone Portovecchio, eretto nel 1883, fa parte di una serie di 7 strutture realizzate per l’alimentazione e il ricovero di cavalli allo stato brado, dalla inconfodibile forma esadecagonale con 16 lati, tutte contraddistinte dal toponimo locale: Vecchio, Barbiere (il secondo più noto) e appunto Portovecchio, Fieniletto. Altre tre strutture furono distrutte a fine anni ’50. Ora anche questo complesso, dopo il restauro post-sisma di Barchessone Vecchio (divenuto centro di educazione ambientale), è pienamente recuperato grazie ad un progetto del Comune di Mirandola che ha affittato lo scorso anno la struttura dalla Cooperativa agricola Focherini, proprietaria degli immobili e dell’area. Il progetto ha l’obiettivo di implementare l’originario Progetto Valli del 1987 nell’ottica dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU, promuovendo il valore del Sito Valli Mirandolesi e salvaguardando la biodiversità. Il progetto si prefigge di rendere l’intera area dei Barchessoni di S.Martino Spino un luogo deputato al turismo sostenibile con l’acquisizione della Casa Arginone B&B e dei Barchessoni Barbiere e Portovecchio. "Conservata nel suo stato – spiega Federica Collari, educatrice ambientale del Ceas La Raganella, che gestisce le attività del centro di educazione ambientale –, la struttura non ha subito modifiche e sono state solo ripristinate porte e finestre. Dentro abbiamo realizzato una collezione relativa alla tradizione equestre con materiali e strumenti donati al Comune da veterinari e privati. L’obiettivo è fare comprendere la funzione che aveva il Barchessone Portovecchio e a cosa servivano questi strumenti che raccontano della tradizione contadina e dell’allevamento equestre".
Barchessone Portovecchio, inutilizzato negli ultimi decenni, sarà inaugurato nell’ambito della tappa Valli Mirandolesi di "IT.A.CÀ: Migranti e Viaggiatori - Festival del Turismo Responsabile", che per 2 giorni il 10 e 11 porterà appassionati e visitatori alla scoperta di questi luoghi.
Alberto Greco