ALBERTO GRECO
Cronaca

Ballottaggi a Mirandola e Nonantola. Affluenza superiore alle attese. Stasera ci saranno i due sindaci

Ieri alle 19 nella Bassa aveva votato il 34,39% degli aventi diritto: si contendono la vittoria Bassoli e Budri. Nel comune della pianura invece alle urne il 26,86% dei cittadini per scegliere tra Baccolini e Contursi. .

Ballottaggi a Mirandola e Nonantola. Affluenza superiore alle attese. Stasera ci saranno i due sindaci

Ballottaggi a Mirandola e Nonantola. Affluenza superiore alle attese. Stasera ci saranno i due sindaci

Mirandola e Nonantola, 24 giugno 2024 – C’era il timore di un crollo di partecipazione al secondo turno in questi ballottaggi che hanno richiamato al voto, nel modenese, gli elettori di Mirandola e Nonantola, unici due comuni a non conoscere ancora il nome del nuovo sindaco e la composizione nuovo consiglio comunale. L’affluenza, invece, forse favorita dalla giornata di pioggia, è stata buona fin dal primo mattino con contenute flessioni.

Già alle 19, dopo dodici ore dalla apertura, a Mirandola aveva votato oltre il 34 per cento (34,39%), mentre a Nonantola sono stati meno solerti e alla medesima ora l’affluenza è stata del 26,86%. Questa seconda convocazione interessa complessivamente 31.881 aventi diritto, ovvero 18.976 elettori di Mirandola e 12.905 di Nonantola, per un campione elettorale che rappresenta il 7,1% del totale provinciale di due settimane fa.

A Mirandola per il primo turno, al termine dei due giorni, aveva esercitato il proprio diritto di voto il 61,56% e a Nonantola il 61,19%. La sollecitudine al voto di mirandolesi, in particolare, e nonantolani in questa prima giornata di ballottaggi sta probabilmente a significare che gli elettori hanno avvertito, anche per i toni accesi assunti da questa campagna elettorale, andata spesso ben oltre il leale confronto democratico, che entrambi gli schieramenti assegnano una cruciale importanza di rivincita al risultato sia a Mirandola, dove si esce da cinque anni di amministrazione di centrodestra a trazione leghista, che è stata un "primus" nel 2019, che a Nonantola, dove per la prima volta nella storia dal dopoguerra il Pd, erede della tradizione comunista dal sempre al governo in questa città, deve ricorrere per confermarsi ad una prova d’appello.

A Mirandola il ballottaggio oppone Carlo Bassoli, rappresentante del centrosinistra che dopo l’apparentamento con la lista civica "+ Mirandola", guidata da Giorgio Siena (12,74%), si trova ora ad essere sostenuto da 5 liste (Pd, "Per Mirandola con Stefano Toscani", Azione con Calenda Mirandola, Sinistra Civica Mirandola e + Mirandola), e l’avversaria di centrodestra Letizia Budri, già vicesindaca con l’attuale sindaco , che gode del sostegno delle quattro liste composte da "Letizia Budri sindaco", Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. I contendenti partono dalla soglia raggiunta due settimane fa: Budri 45% e Bassoli 38,21%.

A Nonantola la sfida è tra la piddina, Tiziana Baccolini, sostenuta dalle liste di Pd e di "Nonantola Viva", che parte da un lusinghiero 45,82%, e Monica Contursi, espressione del centrodestra, che gode dell’appoggio di Fratelli d’Italia, "Nonantola al centro/Contursi sindaco" e di "Noi di Nonantola", che si era fermata l’8 e 9 giugno al 25,78%. Tra i candidati il più sollecito a raggiungere li proprio seggio è stato Carlo Bassoli a Mirandola, che ha votato al seggio 5 di Mirandola già alle 7.30, seguito a Nonantola da Monica Contursi che ha votato verso al seggio 5 alle 11.16. Gli altri due candidati sono andati verso mezzogiorno: Tiziana Baccolini al seggio 12 di Nonantola alle 11,45; Letizia Budri al seggio 14 di Mirandola a mezzogiorno. Si vota ancora anche oggi dalla 7.00 alle 15.00. Ricordiamo che non si dovrà esprimere alcuna preferenza, ma semplicemente barrare con una croce il candidato sindaco preferito, sotto al cui nome sono riportati anche i contrassegni delle liste che lo appoggiano. Lo spoglio sarà immediato. In base al nome del sindaco che uscirà vincitore si determinerà anche la composizione del consiglio comunale che, in entrambi i casi, - in base alla legge – assegna 10 consiglieri alla coalizione di maggioranza e 6 consiglieri alla minoranza ripartiti attraverso il metodo D’Hondt, che nel caso della maggioranza si applica alle liste della coalizione, mentre per quelli della minoranza la ripartizione è effettuata sull’insieme dei candidati e liste perdenti.