REDAZIONE MODENA

Ballerina con reddito di cittadinanza

Lavorava in un night club di Rimini e nel contempo percepiva l’assegno dall’Inps. E’ stata denunciata

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Le ballerine ballano sul... nero. Almeno è quello che accadeva all’interno di un night riminese, che qualche sera fa ha ricevuto la ‘visita’ della Guardia di finanza. Una delle ragazze, una ventenne residente a Modena, oltre a prendere lo stipendio sottobanco, percepiva anche il reddito di cittadinanza.

E’ già da qualche mese che i locali notturni romagnoli sono entrati nel mirino della Finanza. Nei tempi passati, per ‘tradizione’ la maggior parte delle intrattenitrici non risultava. I blitz si sprecavano, ma negli ultimi tempi non se n’era sentito parlare granchè. Trovarseli sbarcare nel night nel cuore della notte (momento clou per quel genere di locali), per i titolari è stato tutt’altro che piacevole, in mezzo ai clienti che si guardavano intorno imbarazzati, mentre le giovani donne cercavano di farsi notare il meno possibile, sperando di passare inosservate o cercando di infilarsi in qualche angolo buio. Tutto inutile. Le Fiamme Gialle hanno cominciato a passare al setaccio l’intero ‘parterre’ di dipendenti, valutando attentamente la posizione di ognuno di loro. Ed è dalla nutrita schiera delle ballerine che sono saltate fuori le magagne.

I finanzieri ne hanno identificate tredici, nel caso specifico classificate come ‘figuranti di sala’. E di queste, cinque sono risultate completamente in nero: nessuna di loro aveva uno straccio di contratto. Ma le Fiamme Gialle non si sono fermate lì, perchè dopo avere accertato il ‘sommerso’, gli investigatori sono andati a controllare anche la banca dati dell’Inps, per cercare riscontri. Ed è così che hanno scoperto che una delle ragazze in nero, una 20enne modenese, faceva parte di un nucleo familiare che percepiva il reddito di cittadinanza, ma si era guardata bene, e per ovvie ragioni, dal comunicare all’ente che un lavoro l’aveva trovato. Per questo motivo è stata denunciata e rischia la reclusione da uno a tre anni di carcere. Una pena prevista dalla legge, nel caso in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore della variazioni di reddito, del patrimonio o del nucleo familiare, nonchè informazioni dovute e relevanti ai fini della riduzione o della revoca del beneficio in questione. Naturalmente è scattata anche la segnalazione all’Inps di Modena, dal momento che quando uno dei componenti del nucleo familiare viene sorpreso a lavorare in nero, è prevista la decadenza del beneficio e la disattivazione della carte.

Una mazzata è arrivata anche al titolare del night, nei confronti del quale è scattata la sospensione dell’attività.