VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Baby gang alla Sacca di Modena: "Ragazzini rapinati e vandalismi. Qui si sentono padroni"

La denuncia di alcuni genitori: "Costretti a fare ronde nella zona Evitata un’altra aggressione del branco ma servono più luci e telecamere Il campo Cesana è diventato il loro territorio. I residenti hanno paura"

I ragazzini ripresi dai residenti e che sono al centro delle polemiche

I ragazzini ripresi dai residenti e che sono al centro delle polemiche

Modena, 30 maggio 2024 – Il campo Cesana è diventato col tempo il loro ‘territorio’: nessuno può entrare senza permesso. Si accaniscono contro i ragazzini: li minacciano per ottenere contanti. Si sdraiano al centro della carreggiata, scagliandosi contro chi si azzarda a dire loro qualcosa e spesso inveiscono contro gli anziani se questi ultimi si rifiutano di consegnare loro denaro. I genitori dei ragazzini della zona, spaventati, hanno effettuato martedì sera una vera e propria ronda nel quartiere, in cerca di un confronto con quella che pare essere a tutti gli effetti una baby gang. Siamo alla Sacca e ad alzare la voce, preoccupati, sono i residenti che parlano di un codice preciso seguito dai minori, quasi tutti nordafricani, fatto di borsello, tuta, capelli rasati ai lati e riccioli sopra. L’atteggiamento è spesso provocatorio – affermano –, di sfida. "Basta uno sguardo, o anche il solo dire ’non fate confusione’ per essere insultati", come denuncia un’anziana della zona. Il gruppo numeroso di ragazzini nordafricani di prima e seconda generazione si ritrova dal tardo pomeriggio fino a sera, raccontano. Solo la settimana scorsa, un sabato sera lo stesso gruppo girava in via Don Monari con un grande ramo spezzato in mezzo alla strada. E sempre al buio, una coppia è stata accerchiata, mentre due sere fa un ragazzino è stato rapinato. Martedì ci hanno provato ancora ma i genitori delle vittime lo hanno impedito. "Un mese fa nel parco affianco al Cesana hanno rapinato un ragazzino del quartiere, purtroppo la situazione si è ripetuta in questi giorni – spiegano i genitori –. Martedì, con alcuni genitori abbiamo fatto una ronda e mi chiedo come sia possibile arrivare a questo e come mai non ci siano controlli da parte delle forze dell’ordine, anche a seguito di segnalazioni. Mi chiedo come mai in una zona come il Cesana, dove questi ragazzini stanno tutto il giorno, e ci sono stati anche atti vandalici, non si sia pensato di installare telecamere. Da molti anni segnaliamo all’Amministrazione di rendere l’attuale illuminazione pubblica più performante e di dotare tutto il rione la video sorveglianza". Un’altra mamma afferma: "Un mese fa il compagno di mio figlio è stato rapinato nel parchetto di via Monari; gli hanno rubato il borsello con chiavi e portafogli ed ora ha paura ad uscire di casa. Due sere fa si è ripetuta la stessa situazione con un altro ragazzino che fa parte del gruppetto di mio figlio: lui però è riuscito a scappare. Noi genitori, mentre i nostri figli erano fuori, abbiamo così deciso martedì sera di metterci a girare nel quartiere e siamo intervenuti quando stavano per rapinare sempre lo stesso ragazzino. Gli hanno chiesto i soldi e gli hanno messo le mani addosso. Siamo intervenuti – spiega – alcuni sono scappati, altri sono stati spavaldi, qualcuno ci ha ascoltato ma non credo servirà a molto: la situazione è critica. Noi genitori siamo molto preoccupati".

Lo scorso venerdì ad incappare nella gang è stata una coppia: passeggiava in via Oberdan quando ha notato alcuni ragazzini coricati sull’asfalto tra l’altro in un’area poco illuminata. "La coppia li ha invitati ad alzarsi – spiegano i residenti – a quel punto i giovani si sono alzati e hanno cominciato a inveire; a offendere ed a sputare e a dare calci, accerchiando la coppia fintanto che questa, spaventata, è riuscita a svincolarsi dall’accerchiamento". A confermare la situazione critica è anche il presidente della Polisportiva Sacca: "Girano per tutta Modena, non solo qua. I problemi ci sono, è vero, ma di solito chiamiamo chi di dovere. Se intervieni, ti rispondono che sono minorenni e che ti denunciano. Per quanto ci riguarda, noi stiamo facendo del nostro meglio". Un’altra residente del rione parla di una situazione ‘impegnativa’ che va avanti da anni. "Erano bambini e facevano danni ‘da bambini’, imbrattavano, rompevano, insultavano. Oggi sono adolescenti e ci sono tutte le problematiche legate al fatto che sono diventati più grandi. Abbiamo provato più volte a cercare un contatto con i loro genitori. Sono ragazzini che stando fuori tutto il giorno hanno fatto di quella zona il loro ‘porto franco’, dove possono fare quello che vogliono. Ormai non è più permesso usufruire del parco Cesana se non a loro. Il Comune, dopo circa un anno ha sistemato la rete ma è stata divelta per mesi. Entravano nel campo facendo di tutto. Devastazione completa e ultimamente, se ti azzardi a dire loro qualcosa, ti vengono contro con fare aggressivo e minaccioso. Non ho paura ma ho assistito a diversi anziani che li hanno ripresi e loro che hanno risposto con modalità da strada, preoccupanti. Inoltre abbiamo sospetti su un adulto che pare essere divenuto il loro ‘leader’".