VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Baby gang, torna la paura a Modena: "Mio figlio rapinato e picchiato. Violenza spaventosa"

Lo studente stava rientrando a casa dopo una serata con gli amici in centro storico. "Gli aggressori erano in cinque, tutti stranieri. Lo hanno colpito più volte senza motivo"

Modena, uno studente di 16 anni vittima del noto branco di minorenni di origine straniera

Modena, uno studente di 16 anni vittima del noto branco di minorenni di origine straniera

Modena, 28 giugno 2024 – Lo hanno accerchiato in cinque, buttato contro un muro e preso a pugni. Una violenza inaudita per sottrargli il telefonino e le cuffiette. Ancora una volta uno studente di 16 anni vittima del noto branco di minorenni di origine straniera: stava rientrando a casa, mercoledì sera, dopo una serata in centro. L’episodio si è verificato intorno alle 23.30 in via Emilia Centro, intersezione viale Caduti, nei pressi del teatro Storchi. Il minore, sotto choc dopo l’aggressione, è stato soccorso da una passante. Sul posto sono accorsi gli agenti della volante e i sanitari del 118, che lo hanno trasportato al Policlinico per essere sottoposto ad accertamenti sanitari.

"Fisicamente non ha riportato ferite gravi ma – come spiega la mamma – psicologicamente è provato". La donna, sottolineando di non voler creare allarmismo, spiega come i ragazzi abbiano il diritto di uscire la sera e sentirsi al sicuro nella propria città. "Eravamo fuori anche noi: ho incontrato mio figlio in centro, era con i suoi amici ed ero tranquilla. Mio figlio, a fine serata, spesso accompagna gli amici sui viali, dove i genitori tornano a prenderli per poi venire a casa a piedi, visto che viviamo in centro storico. Mercoledì sera aveva appena salutato l’ultimo amico – sottolinea – che in bicicletta si è diretto verso il Policlinico. E’ stato proprio lui a dirmi, successivamente, di aver sentito urlare e ridere un gruppo di ragazzi e di essersi spaventato. Fatto sta che quel gruppo di ragazzi ha visto che mio figlio era solo e lo ha seguito. In cinque contro uno – commenta spaventata la donna – Uno faceva da palo mentre gli altri quattro gli hanno dato colpi al viso, pugni, lo hanno spintonato contro un portone e infilato le mani nelle tasche. Si sono avvicinati con la scusa di una sigaretta – spiega ancora – poi lo hanno minacciato, dicendogli di consegnare loro tutto ciò che possedeva, ovvero cellulare e cuffiette. Lo hanno colpito più volte senza motivo; se ne sono approfittati. Mi ha detto che sarebbe in grado di riconoscerli – afferma ancora la donna – sono tutti nordafricani, coetanei probabilmente. Una signora, vedendolo sotto choc gli ha dato il proprio telefonino e hanno chiamato la polizia. Mio figlio è stato portato al Policlinico dall’ambulanza e gli ha fatto le radiografie per capire se aveva qualcosa di rotto. E’ rimasto al pronto soccorso fino alle 5 del mattino e intanto – continua la donna – i poliziotti sono venuti a casa mia, per avvisarmi di quanto accaduto. Nel viaggio fino al Policlinico ero nel panico: spesso dicono che tuo figlio sta bene e non è così. I nostri ragazzi devono tornare a uscire tranquillamente. Mi preoccupa l’impatto psicologico che questa vicenda può avere su di lui, sinceramente. Non vogliamo fare allarmismo ma far si che si prenda coscienza di una situazione che preoccupa". Pare che il branco, mercoledì notte non abbia aggredito solo lo studente 16enne. Infatti nei pressi del parco delle Rimembranze, poco distante dai locali a quell’ora affollati, una ragazza spagnola è stata rapinata della borsetta. La giovane si trovava in compagnia di altri amici quando una banda di giovani magrebini si è avvicinata e le ha strappato la borsa.