VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Genitori denunciano la baby gang: "I nostri figli picchiati e rapinati"

Dopo i tanti episodi si sono presentati in questura: «Abbiamo paura»

Violenza tra adolescenti

Modena, 10 dicembre 2015 - «Abbiamo paura per i nostri figli. Loro sono terrorizzati e i casi sono in aumento, ma molti preferiscono subire, temendo di essere nuovamente picchiati».

È allarme bullismo in città e un gruppo di genitori si è presentato in questura, nei giorni scorsi, per sporgere denuncia dopo una lunga serie di episodi accaduti fuori dai cinema, all’interno delle scuole, nei parchi cittadini e, addirittura, all’interno degli autobus. I responsabili degli atti di bullismo sarebbero una quindicina di nordafricani tutti o in buona parte minorenni.

Girerebbero armati di coltelli e avrebbero preso di mira, negli ultimi mesi, decine di ragazzini, facendosi consegnare cellulari, vestiti, cappelli o semplicemente contanti. Come spiegano i genitori, la loro ‘meta’ preferita è proprio il cinema Victoria. I papà dei ragazzi si sono infatti convinti a sporgere denuncia dopo la nota aggressione avvenuta i primi di novembre all’esterno del Multisala. In quell’occasione la gang rapinò del cellulare e di un cappellino uno studente italiano e la polizia, intervenuta, denunciò due giovani nordafricani.

Dopo quell’episodio, non isolato appunto, pare che vi sia stata un’escalation di aggressioni e minacce; concentrate in particolare nel week end e sempre nell’area del cinema. «Lo scorso fine settimana, ma anche in altre occasioni, il gruppo di nordafricani ha addirittura gridato ‘Allah Akbar’ nel parcheggio del multisala, per poi lanciare petardi. Dopo gli attentati di Parigi questi episodi sono gravissimi e i nostri figli sono terrorizzati. I ragazzi – afferma il papà, senza nascondere preoccupazione – sono ingenui ed hanno timore. Molti si confidano coi compagni di classe, ma a casa non dicono nulla, per timore, l’indomani, di subire nuove vessazioni.

Nei giorni scorsi questi bulli si sono fatti consegnare dietro minaccia, dai nostri figli, piumini, telefonini e cappelli. Anche il mio secondogenito, che ha solo 11 anni, ha subito minacce mentre tornava a casa da scuola, a bordo dell’autobus. Stiamo pensando di rivolgerci a Seta perché gli episodi sono sempre più frequenti e non c’è controllo».

A parlare è anche una delle giovanissime vittime: «Sono in tanti, tutti nordafricani ed hanno dai 15 ai 17 anni – spiega – l’altro giorno una mia amica è stata aggredita con calci e pugni mentre si trovava ai giardini Ducali. È stato uno di quei ragazzi ad organizzare la spedizione punitiva nei confronti della mia amica, perché si è innamorata dell’ex fidanzato di un’altra ragazza, che fa parte della gang. Lui l’ha buttata a terra e riempita di calci alla pancia; era piena di lividi. Il giorno dopo si è presentato fuori dalla sua scuola, l’ha buttata contro il muro e minacciata con un coltello».