
I carabinieri hanno portato avanti l’indagine dopo la denuncia dell’uomo
Bomporto (Modena), 27 marzo 2025 – Potenti lassativi, insetticidi e altre sostanze altamente tossiche. Ha cercato di avvelenare il marito in ogni modo possibile ma la vittima, iniziando ad accusare malori, si è accorta di quanto stava accadendo tra le mura domestiche e ha sporto denuncia. È scattata la misura dell’allontanamento dalla casa familiare nei confronti di una 49enne di origini rumene, residente a Bomporto, indagata per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali continuate e aggravate dall’uso di sostanze venefiche. Secondo le accuse la donna per mesi ha cercato di avvelenare il marito non solo adulterando bevande e vino ma anche spruzzando insetticidi sul cuscino e nell’armadio dell’uomo. La vittima ha trovato anche un lassativo potente che non si esclude sia stato utilizzato dall’indagata sempre per incutere sofferenze al congiunto.
Ad eseguire l’ordinanza nei confronti della donna, su delega della Procura della Repubblica, sono stati i Carabinieri della Stazione di Bomporto. Le indagini dei militari sono scattate a novembre dopo che l’uomo si era recato in caserma per sporgere denuncia nei confronti della moglie che, a suo dire, a seguito della separazione e a fronte della convivenza forzata, stava cercando in tutti i modi di avvelenarlo.
L’uomo, infatti, l’aveva colta con le mani nel sacco dopo aver installato telecamere in casa. I sospetti verso la donna si erano via via alimentati a fronte di continui malesseri fisici accusati dalla vittima che, preoccupata, si era rivolta al medico curante ma gli accertamenti successivi non avevano dato alcun esito.
L’uomo aveva quindi iniziato a sospettare che la donna adulterasse il cibo e la conferma era arrivata ‘puntuale’ a novembre. Una sera, infatti, lo stesso si era recato a cena da alcuni parenti che gli avevano subito fatto notare come la bottiglia di vino avesse un cattivo sapore e un altro ospite si era sentito male. A quel punto aveva installato una microcamera che poi aveva confermato i sospetti: l’indagata che versava una sostanza polverosa all’interno di una bottiglia d’acqua. Azione ripetuta anche nei giorni successivi anche mediante l’utilizzo di potenti insetticidi diffusi nella camera da letto, in notevole quantità che avevano procurato all’uomo bruciore e lacrimazione agli occhi con conseguente intervento di un’ambulanza. Da ultimo l’indagato aveva trovato in un mobile un potente lassativo che sospettava essere stato versato di nascosto nelle sue bevande. A seguito della denuncia presentata dalla vittima il gip ha disposto la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare nei confronti della 49enne.