Autovelox ‘illegali’, multe e rebus ricorsi: “Boom di telefonate da parte dei cittadini di Modena”

Nel mirino dell’indagine anche il Tutor della Modena-Sassuolo. Codacons: "In tanti ci contattano per sapere come procedere. Quel tratto è percorso ogni giorno da migliaia di automobilisti"

Il Tutor sulla tangenziale Modena-Sassuolo

Il Tutor sulla tangenziale Modena-Sassuolo

Modena, 31 luglio 2024 – "La vicenda degli autovelox sequestrati dalla Procura di Cosenza finisce all’attenzione della magistratura contabile. Il Codacons ha deciso infatti di presentare un esposto alla Corte dei Conti dell’Emilia Romagna – e alle Corti delle altre 9 regioni dove erano installati gli apparecchi al centro dell’inchiesta – volto a verificare possibili danni erariali per le casse pubbliche".

Così il Codacons continua a mantenere i riflettori accesi – e ben puntati – sugli "autovelox illegali" sequestrati preventivamente in diverse città italiane, tra cui la nostra provincia: nel nostro territorio, infatti, a finire sotto la lente di ingrandimento è stato il Tutor della Modena-Sassuolo collocato a Formgine: l’apparecchio – ora temporaneamente spento, a seguito dell’indagine – in soli due anni aveva ’sfornato’ oltre 140mila sanzioni. "Il sequestro degli autovelox installati in Emilia Romagna e le illegalità emerse nell’utilizzo degli apparecchi di rilevazione della velocità ’T-Exspeed V 2.0’ porterà inevitabilmente ad una raffica di ricorsi da parte di chi ha ricevuto sanzioni ed è ancora nei termini per impugnare le multe, col rischio di condanna dei comuni al rimborso delle spese legali – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Ma anche chi ha già pagato le contravvenzioni elevate tramite tali apparecchi, pur non potendo impugnare le sanzioni, può attivarsi per tutelare i propri diritti e, una volta concluse le indagini, agire per il risarcimento dei danni subiti. I costi per le casse degli enti locali, tra rimborsi agli automobilisti e mancate sanzioni legate allo spegnimento degli autovelox, potrebbero quindi essere ingenti, e ricadrebbero sulla collettività. Ricordiamo in ogni caso che la velocità eccessiva è tra le prime cause di morte sulle strade italiane, ed è importante colpire con la massima severità i trasgressori, nel rispetto però delle leggi e ricorrendo a strumenti omologati e a norma".

A entrare ancora più nel dettaglio, sul territorio modenese, è Fabio Galli di Codacons, che ha sottolineato come "poche ore dopo la diffusione di questa notizia, siano arrivate moltissime telefonate da parte degli utenti per saperne di più e informarsi su come fare ricorso – spiega – le telefonate sono arrivate per lo più da cittadini modenesi che hanno già ricevuto e pagato una multa. Il tratto formiginese in cui è presente il tutor finito nel mirino, lo ricordo, è infatti molto trafficato ed è percorso ogni giorni da moltissime persone.

Come già ribadito – conclude – fare ricorso, soprattutto se la sanzione è già stata pagata, non sarà comunque semplice, ma l’attenzione rimane alta. Sono tanti infatti, lo ribadisco, gli automobilisti che ci stanno contattando".

Nel frattempo, il Comune di Formigine sta già cominciando a mettersi in contatto con gli altri comuni coinvolti, come quello di Reggio Emilia, per esaminare lo scenario nel suo complesso, in attesa di ulteriori riscontri: "Nel ribadire l’assoluta estraneità dell’amministrazione comunale rispetto a fatti che vedono la stessa quale parte lesa, il Comune di Formigine intende attestare, anche in quest’occasione, massima fiducia nell’operato della magistratura" è stato ribadito lunedì in una nota.