EUGENIO TANGERINI
Cronaca

Autobus, ultimatum a Seta: "Situazione inaccettabile. Serve un cambio di passo"

L’assessore Paolo Zanca dopo il caos dei giorni scorsi: "Problemi strutturali. Gli organici? La punta dell’iceberg". Non siamo alla sfiducia, ma poco ci manca.

Autobus, ultimatum a Seta: "Situazione inaccettabile. Serve un cambio di passo"

L’assessore Paolo Zanca dopo il caos dei giorni scorsi: "Problemi strutturali. Gli organici? La punta dell’iceberg". Non siamo alla sfiducia, ma poco ci manca.

Autobus stracolmi e corse tagliate, studenti appiedati sotto la pioggia, traffico in tilt e famiglie esasperate. La debacle del trasporto pubblico non poteva rimanere senza reazioni in giunta. E infatti è arrivato ieri da piazza Grande un secco ultimatum ai vertici di Seta. "Esprimo il mio disappunto per ciò che sta accadendo – sbotta l’assessore alle partecipate Paolo Zanca dopo essersi confrontato con il sindaco – e voglio essere chiaro: è inaccettabile l’abbassamento della qualità di un servizio fondamentale. Se la situazione non migliorerà dalla prossima settimana, con gli orari scolastici definitivi, chiederemo a tutti coloro che gestiscono l’azienda di assumersi le proprie responsabilità". Non siamo alla sfiducia, insomma, ma poco ci manca.

Assessore, come si è arrivati a questo punto?

"A luglio Seta e l’agenzia per la mobilità aMo ci hanno comunicato una variazione nelle cadenze orarie delle corse causata dalla carenza di autisti, assicurando che il sistema avrebbe retto e che si sarebbe tornati alla normalità dopo aver reclutato nuovi conducenti. Ne abbiamo preso atto, in attesa di una verifica. Per ora il risultato è negativo. Pesa il maltempo, certo, ma nei prossimi mesi sarà peggio. E la carenza di organico è solo la punta dell’iceberg".

Che cosa c’è sotto?

"Sul piano nazionale il nodo più spinoso è il finanziamento del fondo trasporti. Ma questa è anche la storia di una realtà che ha ormai 12 anni e non è mai decollata veramente come azienda unica. Insieme con l’assessore Guerzoni ho incontrato tutti per capire meglio. Seta ha un migliaio di dipendenti, il personale viaggiante è di circa 800 unità. Mi ha sorpreso che ci siano carenze di organico soprattutto qui, assai meno a Reggio Emilia e per nulla a Piacenza, che anzi ha siglato un accordo per incentivare l’utilizzo di propri autisti a Modena. Insomma, siamo di fronte a tre realtà separate e la nostra provincia è quella che soffre di più. Tra l’altro nel 2025 dovranno essere avviati i nuovi bandi di gara per la gestione del servizio. In che condizioni ci arriverà Seta?".

Modena esprime il presidente della società, Alberto Cirelli.

"Non ne faccio una questione di persone, su cui non intendo dare giudizi, ma di gestione aziendale collettiva, riferita anche agli anni precedenti. Ora serve un cambio di passo per affrontare problemi strutturali. Un altro esempio, che incide su rapporti sindacali non certo idilliaci: si sono investiti circa 12 milioni per rinnovare il parco automezzi, ma non si è fatto altrettanto per il personale. Gli autisti hanno due contratti diversi, a seconda che siano stati assunti prima o dopo il 2012, e quello più recente è peggiorativo".

C’è anche un problema di assetti azionari?

"Gli enti locali modenesi hanno il 25,10% di Seta ed esprimono il presidente, il consorzio Act di Reggio Emilia il 15,42 e il Comune di Piacenza il 9,98, con un consigliere ciascuno. Insieme fanno il 50,5%. Poi ci sono i cosiddetti soci privati, Tper e la sua controllata Herm, che arrivano al 49,5. Queste due realtà fanno riferimento alla Regione ed esprimono l’amministratore delegato Riccardo Roat e la consigliera Giuseppina Gualtieri".

Come dire, sul trasporto pubblico Regione matrigna nel rapporto con Modena.

"Lo ripeto, i problemi vanno affrontati, anche da Regione e Tper. Altrimenti è velleitario parlare di grande holding del trasporto pubblico in Emilia Romagna. Inoltre se cala il numero di corse Modena rischia di non rispettare più i criteri per accedere al Fondo regionale trasporti. Ecco perché non accetteremo il lento declino di un servizio pubblico da cui dipendono molti altri progetti su zone 30 e mobilità sostenibile".