Modena, 28 settembre 2024 – Non si placa la "tempesta" di polemiche sul trasporto pubblico. Una situazione "caotica – così la definisce Modena Volta Pagina – che richiede un intervento ormai improcrastinabile da parte dell‘amministrazione comunale".
"L’assessore Paolo Zanca e il sindaco hanno giustamente definito ’intollerabili’ i disservizi nella mobilità pubblica a Modena dopo che Seta ha ovviato alla carenza di autisti tagliando le corse della nuova stagione anche rispetto a quelle già insufficienti del passato – continuano da Modena Volta Pagina –. La mancanza di personale è ormai cronica ma il Presidente Alberto Cirelli ci ha messo del suo inasprendo e talvolta evitando il confronto coi sindacati creando un clima che dà motivo di preoccupazione".
Ma la polemica lascia spazio anche a un’ulteriore riflessione, legata ai numeri. "Basti pensare che, in una normale mattina feriale, arrivano a Modena da altri comuni circa 48 mila lavoratori e studenti, e 16 mila ne escono, diretti ad altri comuni, mentre 80 mila sono i modenesi che lavorano o studiano a Modena e si spostano all’interno del suo territorio. In totale, nell’ora di punta del mattino, 145mila le persone che si spostano in città per raggiungere il luogo di lavoro o di studio delle quali 100 mila si muovono con auto privata e meno di 7 mila su autobus urbani. Se valutiamo che la flotta cittadina dispone di poco più di 80 mezzi si comprende come sia impossibile stipare tutti i potenziali utenti su autobus e filobus. Quindi, oltre a cambiare la dirigenza di Seta prima che faccia altri disastri, occorre il Comune chieda con forza di adeguare gli investimenti a disposizione e studi la riorganizzazione del trasporto per renderlo capace di spostare una parte significativa della mobilità dal mezzo privato a quello pubblico. Solo individuando obiettivi precisi di sviluppo, con un salto di qualità che preveda nuovi mezzi (tram veloci e forse anche BRT ma con grande capacità ed alta frequenza e su corsie riservate) si potrà meglio rinegoziare con la Regione i contributi al trasporto pubblico che vedono da sempre Modena sfavorita in regione".
Intanto, pare che il Comune abbia già convocato per la prossima settimana un tavolo con l’azienda.
Dal fronte sindacale invece, Orsa sembra continuare a tirare dritto, precisando la sua posizione: "Troviamo incongruo che, mentre si manifesta insoddisfazione per i rapporti con l’azienda e per la cattiva gestione, gli stessi sindacati ritirino lo stato d’agitazione – sottolineano –. Come Orsa, ci impegniamo a rappresentare le istanze dei lavoratori confermando lo sciopero aziendale di 24 ore previsto per sabato 5 ottobre in concomitanza allo sciopero nazionale proclamato dalla nostra organizzazione sindacale, e a promuovere un dialogo costruttivo volto a ripristinare relazioni sindacali efficaci e rispettose dei diritti dei lavoratori che non può avvenire escludendo uno dei sindacati maggiormente rappresentativo fra gli autisti".