GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Caos autobus, il presidente di Seta Alberto Cirelli: “La mia sedia è a disposizione”

L’annuncio dopo le proteste degli utenti e le reprimende dell’assessore e del sindaco di Modena: “Mi assumo le responsabilità. È legittimo e doveroso che un azionista così indichi la propria linea”

A causa della carenza di autisti Seta è stata costretta a riorganizzare anche il servizio scolastico e a tagliare molte corse. Nella foto piccola, il presidente Alberto Cirelli

A causa della carenza di autisti Seta è stata costretta a riorganizzare anche il servizio scolastico e a tagliare molte corse. Nella foto piccola, il presidente Alberto Cirelli

Modena, 23 settembre 2024 – Il presidente di Seta Alberto Cirelli è pronto a dimettersi. I disservizi di questi giorni di inizio anno scolastico – con grandi disagi sopratutto sul versante modenese, tra bus strapieni, corse saltate, affollamenti alle fermate – le reprimende prima dell’assessore Paolo Zanca, quindi del sindaco di Modena Massimo Mezzetti (che pure però ha discolpato il presidente rimarcando che i veri poteri sono in capo all’amministratore delegato Riccardo Roat) hanno indotto Cirelli a mettere a disposizione il proprio mandato.

“È assolutamente legittimo, se non doveroso – scrive in una nota – che un azionista importante di Seta come il sindaco di Modena esprima la propria opinione e indichi la propria linea su un argomento così delicato e rilevante come il servizio di trasporto pubblico erogato nel territorio di cui è amministratore: abbiamo tutti il dovere di ascoltare e di concretizzare le linee di azione che – come azionista – vengono fornite alla nostra azienda”.

Cirelli ricorda di aver assunto il ruolo di presidente “dopo un percorso personale di circa 40 anni come dirigente ed imprenditore: nella mia carriera non mi sono mai imbullonato alla sedia e ho sempre assunto in prima persona le mie responsabilità. La mia sedia è a disposizione e rispondo per le responsabilità e le deleghe che mi sono state affidate”. Quindi conferma: “Le mie deleghe al momento sono pari a zero, e in queste condizioni devo lavorare per concretizzare i miglioramenti che sono necessari”.

A Seta “viene legittimamente chiesto dagli azionisti uno scatto in avanti sul servizio, sulle relazioni industriali, sull’informazione all’utenza: sono tutti argomenti strategici, sui quali dobbiamo e possiamo lavorare e che potranno essere migliorati solo con il concreto impegno di tutti i soggetti coinvolti, ciascuno secondo le proprie competenze e responsabilità”.

Dopo la marea di proteste dei genitori e gli scioperi a Modena, era intervenuto prima l’assessore con ultimatum, chiedendo “un cambio di passo”. Quindi il primo cittadino di Modena ha rincarato la dose “Da Seta hanno un problema di carenza di autisti e ci dicono che ne stanno formando altri. Hanno proceduto a rimodulare gli orari dandoci la garanzia che per l’inizio delle scuole le corse sarebbero state puntuali. Da quello che è accaduto tuttavia non sembra: folla di studenti alle fermate, corse saltate. Tutti se la prendono con il presidente di Seta.

Nel Patto di sindacato tra Seta, Modena, Reggio e Piacenza, il presidente però non ha deleghe, non ha potere. La responsabilità è riconducibile all’ad, indicato da Tper e che tra l’altro viene a Modena solo due volte a settimana”. Tper vuole fare una Holding con Seta dentro. Ebbene, avverte il sindaco, “noi entreremo nella Holding solo quando avranno reso l’azienda funzionante”. Ora il sindaco chiederà un incontro con i vertici dell’azienda. E anche nel versante reggiano si addensano le nubi.