E’ nato anche un gruppo su Facebook contro il Gigetto: "Trenino inutile e costoso". E ieri mattina, davanti agli ennesimi disagi scaturiti da un’auto bloccata in mezzo ai binari si sono scatenati i commenti sui social e non solo, da parte di residenti che invocano soluzioni. Parliamo ovviamente del treno Modena-Sassuolo che da anni, quando ‘attraversa’ via Fratelli Rosselli oppure via Morane, paralizza la città, soprattutto nelle ore di punta. Ebbene ieri mattina, intorno alle 8.30 un’automobilista in coda appunto è rimasta bloccata tra le barriere del passaggio a livello - regolarmente funzionante - in via Morane. Pare che la donna non si sia accorta, essendo ferma in coda, che le sbarre erano in procinto di abbassarsi e, per questo motivo, è rimasta pericolosamente incastrata. A quel punto immediatamente è scattato l’allarme e si è resa necessaria la soppressione di due treni con ulteriori disagi per i pendolari che, ovviamente, hanno dovuto attendere il convoglio successivo. "Ci scusiamo per il disagio e al contempo raccomandiamo all’utenza massima attenzione e rispetto delle regole nei pressi dei passaggi a livello, per la sua incolumità e per non causare disservizi alla collettività" ha comunicato Fer in una nota. Non è la prima volta che un automobilista resta bloccato nel passaggio a livello di via Morane o di via Fratelli Rosselli. Ad ottobre 2021, ad esempio, il traffico era rimasto paralizzato sempre in via Morane proprio a causa di un’auto bloccata nello stesso passaggio a livello, con sbarre abbassate e semaforo rosso. Addirittura nel 2014 un giovane automobilista era uscito di strada e aveva distrutto le sbarre del passaggio a livello, finendo poi la corsa in un cortile. Ma non c’è sul tavolo solo la questione ‘traffico’. Infatti i residenti della zona, in particolare quelli di via Vicenza da tempo segnalano una situazione inostenibile anche per quanto riguarda l’inquinamento. Infatti in via Amendola, Rosselli, Don Minzoni e Morane, ‘attraversate’ dal Gigetto le continue e quotidiane code causano inevitabilmente un accumulo di smog e inquinanti. Dall’altra parte, però, ci sono i pendolari che per primi ieri, sui social hanno sottolineato l’importanza del trenino soprattutto per raggiungere l’ospedale di Baggiovara. "Sapete quanti minuti ci vogliono? Circa 10 - tuona appunto un pendolare – In auto o in bus ne occorrono anche 40. Purtroppo si usano troppo poco i mezzi pubblici e sarebbe buona cosa visto il traffico cittadino".
Valentina Reggiani