FRANCESCO LOLLI
Cronaca

Autismo, nuovo centro. Ecco Uau, un luogo dove si allena l’autonomia

All’interno di Villa Igea creata una ’palestra’ per i ragazzi dai 6 ai 15 anni. Il direttore sanitario Giovanni Neri: "Ricreiamo situazioni di quotidianità"

La presentazione della palestra

La presentazione della palestra

Modena, 5 ottobre 2024 – E’ stato tagliato il nastro del nuovo Spazio Uau, la moderna struttura nel complesso di Villa Igea interamente realizzata per aiutare i ragazzi dai 6 ai 15 anni con disturbi dello spettro autistico e sviluppare e allenare le loro autonomie in contesti di vita quotidiana. L’evento, patrocinato dal Comune di Modena rappresentato dalla vice sindaca Francesca Maletti che ha tagliato il nastro, ci ha permesso di esplorare questo spazio nuovo, accogliente e curato nel minimo dettaglio. Se Uau può essere un’onomatopea sinonimo di sorpresa, i 430 metri quadri di struttura sono in qualche modo l’opposto: "Le stanze e gli spazi allestiti – spiega Giovanni Neri, direttore sanitario di Villa Igea – sono pensati per ricreare situazioni di quotidianità per i giovani ospiti in un ambiente tranquillo e prevedibile, ricreando quella che è una ‘casa’ a tutti gli effetti. In questo modo, in un ambiente sicuro, i ragazzi possono rapportarsi con la quotidianità, prenderci la mano e prepararsi o ri-prepararsi a viverla con più sicurezza". I ragazzi - ne vengono già contati 45, ma la struttura arriverà a ospitarne 120 - verranno seguiti singolarmente o a gruppi da un team di 20 operatori formati e preparati sul metodo Aba (Applied Behaviour Analysis, l’unico metodo riconosciuto come efficace dalla letteratura scientifica internazionale per il trattamento dell’autismo) e come racconta Valentina Ciulla, responsabile della Clinica Uav "sarà un team eterogeneo di operatori formati su diversi campi, composto da psicologi, terapisti e tecnici, per garantire il miglior supporto possibile ai ragazzi che verranno accolti".

L’importanza di strutture del genere, di cui lo Uau è sicuramente esempio innovativo sul territorio, è sottolineata dal dottor Neri analizzando il fatto che "L’incidenza di diverse forme di autismo nei nuovi nati è aumentata in proporzione negli ultimi anni, ed è importante fornire il supporto migliore possibile ai ragazzi e alle loro famiglie. L’ottica è quella di abilitare e ri-abilitare i giovani pazienti affinché possano affrontare il futuro nel modo migliore possibile". All’inaugurazione ha partecipato anche il Vescovo di Modena, Monsignor Erio Castellucci, per benedire la struttura e salutare le cinque suore di origine indiana e filippina dell’Ordine delle Ancelle Francescane del Buon Pastore che da due anni operano nella struttura come infermiere e che contribuiranno all’attività di Uau, nel giorno (ieri, 4 ottobre) del loro Santo Patrono.