LEO TURRINI
Cronaca

Antonia Terzi morta in un incidente in Gb. Formula 1 in lutto

Terzi, brillante ingegnere con un passato alla Ferrari e alla Williams, ha contribuito ai successi di Schumi. E’ morta a 50 anni in un incidente

Antonia Terzi

Antonia Terzi

Modena, 2 novembre 2021 - È stata una meravigliosa storia modenese, quella della mia amica Antonia Terzi. Una storia tragicamente troppo breve: un incidente stradale in Gran Bretagna ha messo fine alla sua vita ad appena cinquant’anni. Antonia veniva da una bella famiglia della Bassa. Era stata incoraggiata dai genitori a seguire le sue passioni. Ancora ragazzina, alle amiche e agli amici confidava teneramente il suo sogno: disegnare macchine di Formula Uno. Ma non i modellini, no. Le vetture vere! Ora, immaginatevi nell’Italia della seconda metà del secolo scorso. E sommate all’epoca storica il maschilismo imperante nel mondo delle automobili, figuriamoci le automobili da corsa. Quella di Antonia sembrava la classica missione impossibile. Invece, nella nostra Bassa si respira un’aria che aiuta a spostare il limite più in là. Gli studi in ingegneria. Il perfezionamento in aerodinamica. Un primo approccio da studentessa alle vetture di Giancarlo Minardi. Infine, la grande avventura. La Ferrari!

Dirò, anche in questa sede, che la mia amica Antonia ha fatto la storia. Nel senso che l’ha cambiata. C’era una donna ai box in mezzo a tanti maschi e non si occupava di presunte mansioni ’al femminile’, tipo le relazioni con i media. No: Antonia Terzi della Bassa modenese contribuiva, con le sue competenze, ai trionfi della Rossa di Schumi. Sommessamente, credo che lei mai sia stata così felice come in quel periodo. Aveva vinto il pregiudizio. Anzi, faceva tendenza: tanto che Frank Williams la volle nel suo team.

Dopo l’esperienza in una scuderia britannica, Antonia aveva dirottato la sua intelligenza verso altri progetti professionali. Ma la Formula Uno le era rimasta nel cuore. Ci siamo incrociati per l’ultima volta sul finire del 2018. Era così innamorata delle corse che accettò di scrivere un articolo per il mio blog ’Profondo Rosso’. Nel testo interpretava da par suo le norme tecniche che governavano i Gran Premi.

Io le ho voluto bene. Perché coglievo in lei, dietro il velo di una sana educazione, l’entusiasmo tutto modenese per il motore, per il rumore, per la prestazione, per la linea elegante di un bolide da lanciare a tutta velocità. Ciao, Antonia. Conoscerti è stato un onore.