Un incidente in motorino con lesioni per l’urto con un cervo sceso improvvisamente nella strada, un gatto domestico sbranato presumibilmente da un lupo vicino ad una popolosa borgata. Due casi, diversi fra loro, legati però alla problematica della fauna selvatica sempre più vicina ai centri abitati appenninici. Qualche giorno fa, un diciottenne di Pievepelago è stato sbalzato dal suo motorino dopo l’inevitabile urto con un cervo mentre scendeva da S.Annapelago lungo la provinciale 324 delle Radici, tra Casa Ghinozzo e il bivio per Vaccherecce, riportando fratture a tibia e perone. La famiglia chiede che venga riportato il caso per far luce su "una questione problematica che interessa sempre più i nostri centri appenninici con un aumento dei casi di incidenti causati da animali selvatici e di difficile rimborso assicurativo". Viene infatti richiesta sia maggior chiarezza sulle norme e maggiori fondi sui rimborsi dei danni. Di recente è dovuta intervenire la Cassazione per stabilito che occorre comunque provare che il danno sia stato causato da un animale selvatico e che "il risarcimento è a carico delle Regioni, in quanto responsabili della gestione della fauna selvatica. Le Regioni possono solo rivalersi eventualmente su enti o associazioni a cui hanno delegato il controllo". A seconda che la strada sia comunale, provinciale o statale, cambia il destinatario della richiesta di rimborso per il quale occorrono testimonianze sulle modalità degli impatti e dell’eventuale presenza di cartelli segnaletici di pericolo fauna selvatica.
Un altro aspetto di danni da selvatici riguarda l’uccisione di bestiame ma anche di animali da compagnia da parte di lupi. Ultimo caso l’altro giorno, alle Ville di san Michele dove una residente ha avuto la brutta sorpresa di ritrovare i resti sbranati del proprio gatto. "Vicino a casa ne abbiano ritrovato la sola testa. Ho chiamato i Carabinieri Forestali ed il maggiore indiziato è il lupo, forse un esemplare anziano isolato dal branco. I Forestali ci hanno consigliato di tenere in casa tutti gli animali domestici". Non molti mesi fa, nella stessa zona, accanto ad una casa abitata, furono trovati i resti di un capriolo sbranato. "Episodi sempre più numerosi e documentati -si dice in zona- per una problematica che gli enti competenti devono tener conto in prospettiva futura col calo della popolazione residente e l’aumento della fauna selvatica".
Giuliano Pasquesi