STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Amici della musica, un viaggio trasversale

Presentata la prima parte della 103ª stagione: si spazia dal ’pop’ al classico romantico "con uno sguardo sempre contemporaneo"

Amici della musica, un viaggio trasversale

Amici della musica, un viaggio trasversale

di Stefano Marchetti

"Ci piace andare oltre le cose comuni, anche in territori poco esplorati", confida Andras Gemes, presidente degli Amici della musica. Fedeli al loro sguardo ‘contemporaneo’ (e anche trasversale) sulle musiche di ogni epoca, gli Amici hanno presentato la prima parte della stagione 2023 (la 103ª della loro storia), che si aprirà il 21 gennaio al teatro Comunale con il ’Concerto della memoria e del dialogo’ dedicato a Boris Pahor: dodici ’Concerti d’oggi’, tutti a Modena, quasi tutti all’Hangar Rosso Tiepido di via Emilia Est, "un luogo della contemporaneità che ci rispecchia – fa notare il vicepresidente Simone Guaitoli –, e che offre l’occasione per proporre progetti talora insoliti, in cui anche artisti affermati si mettono in gioco volentieri e con disponibilità". Il programma degli Amici della musica "ha il valore e il coraggio di presentare repertori inconsueti in una modalità partecipativa", osserva Donatella Pieri del cda della Fondazione di Modena, che da anni sostiene la stagione.

Nel cartellone (curato da Claudio Rastelli, direttore artistico dell’associazione) brillano ‘grandi firme’ e luminose promesse, un chitarrista affermato e celeberrimo come Giampaolo Bandini che il 6 maggio affronterà un repertorio di ‘popular music’ (da Sting ai Beatles, da Bob Marley e Eric Clapton) in raffinati e insoliti arrangiamenti, così come i cinque giovanissimi musicisti del Quintetto Placard, formatisi all’Accademia del Teatro alla Scala, che il 12 febbraio ci condurranno verso il Grande Nord dei compositori scandinavi. Omar Zoboli e Giorgio Cerasoli faranno incontrare l’oboe classico romantico con la ricercatezza del fortepiano (19 febbraio, teatro San Carlo), mentre il duo composto da Michaela Antalova e Adrian Myhr darà vita a un’orchestra di suoni e vibrazioni nell’incanto di strumenti evocativi come la fujara o il flauto di salice (8 marzo, Drama Teatro). Il 25 marzo ascolteremo l’estro di Erica Piccotti che a 25 anni è già annoverata fra le star del violoncello, insieme al pianoforte di Matteo Fossi in un viaggio fra Brahms e Sciarrino, "per scoprire tutta modernità del linguaggio classico", spiega Guaitoli, poi il 2 aprile il pianista Gabriele Carcano ci accompagnerà ’Dall’Africa all’Europa’, presentando una serie di brani (anche di Bartok, Debussy e Ligeti) che prendono ispirazione dal grande continente.

Si viaggia nel tempo e nello spazio, privilegiando la nostra epoca e il ‘900 storico. Domenica 16 aprile, per esempio, il Sestetto Verlaine renderà omaggio al compositore Francis Poulenc, nel 60° della morte, poi il 13 maggio Claudio Sanna e Paolo Pastorino, unendo pianoforte e live electronics, ci racconteranno il suono delle città, viste come mondi interiori. Per arrivare poi il 27 maggio alle "Scene del bosco" offerte dal pianoforte di Leonardo Zunica.

Perla finale di questa prima parte di stagione sarà il concerto in programma il 20 giugno per la festa della musica, un progetto realizzato in sinergia con associazioni di Cremona e di Mantova, durante il quale verrà utilizzata una app sviluppata dalla nostra università. Per viaggiare ancora, e sempre più verso il futuro.