GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Alluvione, riemerge il parcheggio sommerso: “Danni per un milione e mezzo di euro”

I proprietari sono entrati nei box invasi dall’acqua. Richieste di risarcimento a Hera e alla Regione

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Recupero degli effetti personali e conta dei danni ieri per gli inquilini

Modena, 25 ottobre 2024 – Cartoni fradici, vestiti da buttare, dispense alimentari da recuperare. Ma anche arredi, attrezzi da lavoro, valigie. E soprattutto automobili e moto. Emergono dal sottosuolo gli effetti personali sommersi per quattro giorni da quasi due metri d’acqua nel maxi-parcheggio di via Zucchi, finalmente svuotato.

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Il centinaio di proprietari in questi giorni non ha potuto far altro che immaginare in che condizioni si trovassero i garage. Da ieri sono riusciti a entrarci mentre il camion dell’autospurgo ripuliva gli ambienti.

La stima iniziale che circola tra gli inquilini è almeno di un milione e mezzo di euro di danni, tra ciò che si trovava nei garage – veicoli compresi, che ammontano a una cinquantina – e la struttura. Le auto che si è riusciti a portar via sono ormai inutilizzabili. C’è chi aveva anche diversi mezzi nei garage.

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I proprietari incontreranno gli amministratori la prossima settimana per fare il punto. “Stiamo recuperando quello che possiamo – allargano le braccia i titolari dei box – dovremo capire se ci sono margini per ottenere un risarcimento e soprattutto a chi chiederlo”.

Da quanto è stato possibile ricostruire in questi giorni l’allagamento è stato provocato dal passaggio di un grosso canale tombato in via Zucchi: l’eccessiva pressione ha aperto una crepa nel collettore fognario e il flusso si è riversato nel parcheggio attraverso il muro di contenimento che presentava delle crepe. Hera e gli operatori della protezione civile hanno aperto un cantiere in loco realizzando un bypass che, deviando l’acqua, ha consentito la riparazione del collettore fognario. A quanto pare però a perdere era anche il sistema di pompaggio condominiale.

La richiesta di risarcimento sarà rivolta alla Regione e a Hera attraverso gli appositi moduli da compilare che la multiutility mette a disposizione sul suo sito internet. Ma si preannunciano tempi molto lunghi, perché bisognerà capire anche se ci sono responsabilità da parte del condominio: è vero infatti che si è rotta una conduttura gestita da Hera, ma il muro di contenimento è del condominio. Avrebbe potuto arginare meglio il potente flusso d’acqua che si è scatenato tra sabato e domenica?