VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Alle Tattoo: "Mascherine e cari scomparsi. I tatuaggi ai tempi del Covid"

L’artista di Soliera racconta il 2021 ’scritto’ sulla pelle dei clienti: "Forte aumento delle coppie in crisi: tanti gli omaggi agli ex compagni"

Uno dei tatuaggi 'masherina'

Modena, 31 dicembre 2021 - Scritto direttamente sulla pelle, per non dimenticare. Niente più farfalle o simboli tribali: nell’anno che si sta per chiudere tantissimi modenesi hanno scelto di tatuarsi le date più tristi, quelle in cui hanno perso i propri cari a causa del Covid oppure i ‘numeri’ legati al proprio ricovero o alle dimissioni. Il virus ha modificato anche ciò che le persone hanno scelto di tenere con sé, sul proprio corpo. A raccontarlo è il il tatuatore solierese da Guinness dei primati Alle Tattoo.

Alle Tattoo insieme al campione di volley Zaytzev
Alle Tattoo insieme al campione di volley Zaytzev

Quali sono stati i tatuaggi più richiesti del 2021? "Tantissimi hanno voluto ricordare attraverso alcune frasi, o direttamente i nomi, i propri cari deceduti. Ci sono anche imprenditori che mi hanno chiesto di tatuare loro addosso il logo dell’attività che si sono trovati costretti a chiudere. In tanti, poi, hanno voluto la data del giorno in cui sono stati intubati; altri ancora la mascherina come simbolo del 2021, anno della disgrazia. Ho avuto pure clienti che mi hanno chiesto di tatuare il nome dell’ex partner: la pandemia ha obbligato a stress e convivenze forzate e la situazione ha fatto sì che le coppie scoppiassero. Ho appena finito di tatuare i nomi di due ex ad altrettanti clienti. Mi auguro l’anno prossimo di poter tatuare più rondini, simbolo di libertà".

Quali vip ha tatuato quest’anno? "Proprio ieri (giovedì, ndr ) abbiamo accolto il tennista Fabio Fognini che ha anche acquistato una delle mie opere: ne sono molto felice. Abbiamo tatuato Danilo Gallinari, Amedeo Tessitori e Giampaolo Ricci, tutti giocatori della nazionale italiana, oltre a Tonut. Hanno voluto tatuarsi al ritorno dalle Olimpiadi. Proprio quello dei cinque cerchi, tra l’altro, è un simbolo che è andato di moda come, a giugno, quello della coppa degli europei. C’è chi ha voluto la data, chi la coppa".

Covid permettendo avete organizzato eventi di beneficienza? "Sì, ma ovviamente più piccoli rispetto agli altri anni. Tra questi cinque partite dalla nazionale italiana calcio tatuati. Abbiamo organizzato tante mostre in giro per l’Italia, dove è stata battuta una delle nostre opere al prezzo più alto: 8mila euro. Il ricavato verrà utilizzato tutto per la costruzione del Museo del tatuaggio. Mi dispiace solo che alcuni sponsor si siano ritirati dal progetto perché hanno chiuso e abbiamo rallentato i lavori. Speriamo ne entrino altri".

A proposito, quando è prevista l’inaugurazione? "Dovrebbe aprire ad aprile. Faremo un’altra mostra il 16 e il 17 gennaio a Campagnola Emilia e siamo stati chiamati anche in America, ma al momento non me la sento di viaggiare. Speriamo di rifarci con le mostre extra Europa il prossimo anno, non prima dell’estate".

Cosa pensa della polemica legata ai tatuaggio a colori, che qualcuno ha definito nocivi? "E’ nata per fare audience e avere condivisioni. Mi dispiace però che abbiano condiviso questi post anche personaggi famosi. L’Eca, Ente coordinamento europeo, insieme al ministero della Salute ha solo spiegato che sarebbe cambiata la certificazione. Le false notizie hanno però avuto forti ripercussioni sugli studi: c’è anche chi ha chiuso".