Modena, 15 settembre 2024 – Sicurezza. Cioè la condizione di chi è esente, o ben protetto, dai possibili pericoli che possono gravitare intorno a noi. Una condizione che oggi, stando alle voci dei cittadini che si susseguono lungo le vie del centro storico, sembra farsi via via sempre più "fragile", tanto da lasciare la porta aperta, o meglio spalancata, a "timori, disagi e paure".
Lo ribadiscono commercianti, incontrati lungo il nostro ’viaggio’ in centro, fino ai residenti e giovani studenti, impauriti al calar della sera, quando la folla che abita le vie centrali si incammina verso casa e le strade, poco a poco, si svuotano: perché anche il cuore della città – e non solo la periferia – è ferito da diverse "spine".
Via Taglio è tra queste: teatro di una violenta rissa poco meno di un mese fa "e palcoscenico, quotidiano, di un degrado che sembra non avere fine" punta il dito un anziano cittadino.
La situazione non migliora nelle vie circostanti, e la cronaca lo conferma: basta tornare con la mente a lunedì scorso, quando – come già noto – il titolare di un money transfer è stato rapinato da una banda di giovanissimi con il volto travisato: un’aggressione violenta, con coltelli e spray al peperoncino, avvenuta sotto casa in via Fonteraso, a pochi passi dal Palazzo Ducale.
E proprio lì, in pieno centro storico, al titolare è stato sottratto un borsello, contenente quarantamila euro.
Non solo. Lo scorso weekend, precisamente in via Calle di Luca, il cuore della città è stato ulteriormente ’ferito’ da un’altra aggressione, ai danni di una giovane donna, colpita con un pugno in pieno volto davanti agli occhi dei figli. Ma nel mirino ci sono finiti anche turisti e vistatori, giunti qui da altre città o paesi, per scoprire il territorio: come purtrippo è successo mercoledì scorso in viale Monte Kosica, a un cinquantenne tedesco, quando un uomo ha cercato di strappargli la catenina d’oro dal collo, facendolo poi cadere a terra.
Episodi che continuano così ad alimentare i timori di chi vive, frequenta, conosce, ma soprattutto ama la propria città: anche in zona Movida, compresa via Gallucci, qualcuno lamenta "degrado, rifiuti e gruppetti di malviventi" anche se dall’altra parte non manca chi, proprio per gli stessi motivi, considera le attività aperte anche la sera "una luce contro le aggressioni e che allontana i delinquenti".
Perché "più sicurezza" non significa soltanto meno criminalità – i modenesi lo sottolineano con forza – ma anche meno degrado, un altro scenario da contrastare con forza e che, oggi, sembra "tenere in scacco" alcune zone. "Mio figlio, qualche anno fa, fu aggredito in piazza Matteotti. Un’aggressione in pieno giorno: un uomo, fuori controllo, lo fece cadere dalla bicicletta per rubargli una semplice chiavetta usb, dove conteneva tra l’altro la sua tesi di laurea – riavvolge il nastro una residente –. Ancora oggi, purtroppo, noto con grande dispiacere che non sono stati apportati miglioramenti. E a crescere è anche il degrado: in via San Michele, ad esempio, ci sono persone che, addirittura, fanno i loro bisogni in strada: uno scenario raccapricciante, disumano, che bisogna contrastare il prima possibile per evitare che la situazione degeneri ulteriormente".
E anche per questo è giusto far sentire la propria voce e segnalare quello che non va. Per farlo sulle pagine del nostro giornale, basta inviare una email a cronaca.modena@ilcarlino.net.