
Il sindaco contro il piano che toglierebbe il freno alle sale scommesse "I nostri parlamentari vigilino: gli sforzi di questi anni vanno difesi. Lo Stato incassa, Comuni e Ausl curano la dipendenza: che ipocrisia".
Modena, 2 febbraio 2025 – In Emilia Romagna la spesa per il gioco d’azzardo complessivo (fisico e online) è di 9 miliardi e mezzo di euro, a Modena supera il miliardo e 500 milioni con una spesa pro capite di 2.638 euro per residente maggiorenne. Sono alcuni dei dati di ‘Pane e azzardo 2’, la ricerca regionale condotta da Cgil, Federconsumatori, Isscon. In provincia, per quanto riguarda solo il gioco online per la popolazione tra i 18 e 74 anni, il Comune con la spesa più alta è Pievepelago (3.276,13 euro a testa). Rilevanti anche Sassuolo (2.083,39 euro) e Ravarino (2.031,03 euro). A Modena città invece la spesa è di 1.331 euro.
Il sindaco Massimo Mezzetti riprende l’indagine in vista della riforma nazionale del gioco fisico, che prevede una revisione delle distanze di sicurezza dai luoghi sensibili e il tentativo di frenare la riduzione di sale scommesse per mantenere il livello di introiti. "Nello sforzo per arginare la ludopatia i Comuni rischiano di essere lasciati sempre più soli", dice il sindaco. "Sono stato l’autore della Testo unico della legalità, legge regionale che due legislature scorse ha dato modo a tanti sindaci di intervenire sulla presenza di sale gioco e scommesse in zone sensibili, vicino a chiese, scuole, ospedali. Proprio per questo conosco bene la solitudine che si prova quando l’amministrazione comunale viene trascinata in battaglie e ricorsi legali contro le ordinanze dei sindaci, gesti legittimi per proteggere degli interessi ma che dimostrano la lacunosità delle norme statali. Ora che sono sindaco – continua Mezzetti – ho ben presente che con la riforma del gioco fisico, in discussione in questi mesi, si potrebbe tornare indietro di anni e spalancare nuovamente la porta a nuove sale scommesse che non farebbero che acutizzare un fenomeno già conclamato, come ci dice con chiarezza la ricerca".
Il primo cittadino avverte che "siamo in una situazione paradossale e rischiosa: da una parte i concessionari e lo Stato incassano, dall’altra i Comuni e le Aziende sanitarie spendono risorse per progetti di natura sociale e sanitaria verso chi è affetto dalla ludopatia. A questa ipocrisia va messo un argine e per questo mi associo alla richiesta del mio collega Emanuele Cavallaro e sostengo la campagna nazionale ‘Mettiamoci in gioco’, promossa da tante associazioni alla quale aderisce Anci. Chiedo ai parlamentari modenesi di tutte le forze politiche un impegno per non disperdere gli sforzi di anni che, come ci indicano i dati, vanno sostenuti e non messi in discussione".
g.a.