REDAZIONE MODENA

Allarme baby gang a Modena: un’altra aggressione a ragazzino di 15 anni

La madre della vittima scrive al sindaco: "Vogliamo essere tutelati: quello che è successo a mio figlio riguarda la coscienza civile di tutti"

Il ragazzino di 15 anni è stato aggredito e malmenato per il cellulare

Il ragazzino di 15 anni è stato aggredito e malmenato per il cellulare

Modena, 20 settembre 2023 – “Buongiorno signor Sindaco, le scrivo, spinta da profonda preoccupazione, per denunciare quello che è successo a mio figlio, sperando che questa mia segnalazione non cada nel dimenticatoio". Inizia così il messaggio che Chiara, madre di un ragazzo di quindici anni, ha voluto inviare al primo cittadino, con l’obiettivo di accendere i riflettori sui nodi della sicurezza in città. Riavvolto il nastro, la donna ha infatti raccontato come la sera del 7 settembre "mio figlio, di soli quindici anni, è stato aggredito nella zona in cui abbiamo sempre abitato e ritenuta tranquilla – sottolinea Chiara –. Mentre percorreva in bicicletta il tratto di ciclabile che collega via Pavia a via Ciro Bisi per rientrare a casa, è stato bloccato da due giovani poco più grandi di lui, al massimo ventenni, stranieri, dai quali è stato spintonato, buttato a terra, colpito con pugni al volto e al torace, con l’intento di portargli via il cellulare".

Ma non è finita qui: "Dopo essere riuscito, urlando, a divincolarsi, mio figlio ha offerto ai due aggressori tutto ciò che aveva nel portafoglio, liberandosi e raggiungendo finalmente casa – continua mamma Chiara –. Dal pronto soccorso è stato dimesso con politrauma al volto e prognosi di cinque giorni. Mi spaventa pensare a quello che sarebbe potuto succedere se i due avessero usato un coltello o se mio figlio non fosse riuscito a divincolarsi dalle percosse. Abbiamo presentato una denuncia ai Carabinieri e siamo venuti a conoscenza di casi simili successi di recente nella stessa zona, sempre ai danni di giovanissimi e forse ad opera degli stessi due delinquenti".

"Le scrivo perché chiediamo di essere più tutelati, non possiamo e non dobbiamo chiudere in casa i nostri figli mentre i due continuano indisturbati a far del male, rapinare e spaventare altri giovanissimi – prosegue il messaggio – l’attenzione delle autorità competenti e dell’opinione pubblica deve restare alta: quello che è successo a mio figlio riguarda la coscienza civile di tutti".

Come ha poi raccontato la madre, infatti, il giorno dopo l’aggressione ai danni del figlio, "sulle pagine del Carlino avevo letto di un episodio pressoché identico, nella stessa zona: le segnalazioni sono tante e capisco che le forze dell’ordine non possano essere dappertutto, ma questa zona è spesso nel mirino, e bisogna tutelare cittadini e residenti. Ho così scritto un messaggio alla pagina social del sindaco, sperando possa leggerlo. Bisogna intervenire".

g. d. c.