VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Alla sbarra per ’epidemia colposa’ Covid, l’uomo violò l’isolamento

A processo un 39enne ’pizzicato’ a fare shopping. L’avvocato Gianelli: "Ci opponiamo al decreto penale"

Alla sbarra per ’epidemia colposa’  Covid, l’uomo violò l’isolamento

Alla sbarra per ’epidemia colposa’ Covid, l’uomo violò l’isolamento

di Valentina Reggiani

Nonostante si trovasse in isolamento dopo aver contratto il Covid, è stato avvistato fuori casa, dedito allo shopping con la figlioletta. L’uomo, un marocchino di 39 anni è finito a processo per epidemia colposa: il primo caso a Modena. Nei confronti dello straniero è scattato a settembre dello scorso anno un decreto penale di condanna per la violazione dell’articolo 7 del decreto legge del marzo 2020, relativo alle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

In particolare l’articolo richiamava proprio il decreto del 1934, relativo all’epidemia colposa e che ha come pena base quella di tre mesi di carcere. Il decreto penale stabiliva poi nei confronti dell’imputato una multa di 3600 euro.

Il legale dell’uomo, l’avvocato Fausto Gianelli si è però opposto al decreto penale di condanna e ieri si è svolta la prima udienza del processo. Nel corso della prossima, a giugno, è attesa la sentenza.

In sostanza quella sera, nel gennaio dello scorso anno l’uomo, arrivato al nono giorno di isolamento, invece di attendere il decimo e sottoporsi al tampone di controllo era uscito di casa per effettuare acquisti con la figlioletta. Non poteva quindi essere certo della sua ‘negatività’, non avendo atteso il tempo necessario per poi effettuare il secondo tampone. Nel corso dei controlli del territorio lungo via Morane l’uomo era stato fermato dalla polizia che aveva appurato come lo stesso avesse dovuto trovarsi appunto in isolamento. Nei confronti del 39enne era così scattata la denuncia per violazione dell’isolamento e, di conseguenza, epidemia colposa.

"Ho presentato opposizione a Milano per lo stesso motivo – sottolinea il legale – perché il mio cliente era andato a lavorare violando dopo qualche giorno l’isolamento. Il giudice, a dicembre, lo ha assolto ritenendo illegale non il Dpcm ma l’articolo relativo a quella violazione".

"‘Forte’ di quella decisione – sottolinea quindi l’avvocato modenese – ho fatto opposizione".

Il marocchino ha tra l’altro presentato la richiesta di cittadinanza che, in caso di condanna, potrebbe vedersi rigettare.