REDAZIONE MODENA

Alice, viaggio nell’orrore. La Corte sul luogo del delitto

Giudici, pm, avvocati e imputato nel punto dove la donna fu bruciata. Ricostruite ora per ora le mosse della vittima. "È stato impressionante".

Alice, viaggio nell’orrore. La Corte sul luogo del delitto

L’imputato durante il sopralluogo

Un percorso tra i luoghi, i locali, le strade che hanno fatto da scenario ad uno dei più efferati delitti modenesi. Ieri mattina la corte d’Assise di Modena ha ‘traslocato’, uscendo dalle aule del tribunale per recarsi direttamente sui luoghi teatro del delitto della giovane mamma di Ravarino, Alice Neri. Parliamo dell’omicidio avvenuto il 17 novembre del 2022 nelle campagne di Fossa di Concordia, per il quale si trova alla sbarra il tunisino Mohamed Gaaloul. Ieri e per la prima volta da che se ne ha memoria, tutta la corte d’Assise, con la presidente Ester Russo e i giudici togati e popolari, ha ripercorso momenti e luoghi teatro della terribile vicenda. Le strade percorse dalla vittima il 17 novembre di due anni fa; il locale – lo Smart Cafè di Concordia – dove Alice incontrò sempre quella notte il presunto assassino e l’area in cui la donna è stata ammazzata a coltellate prima di essere bruciata all’interno della sua stessa auto, vicino ai laghetti di Fossa di Concordia.

Il viaggio all’interno del feroce assassinio è iniziato alle 12 di ieri con l’incontro al Bar Motta della medesima frazione. Poi un lungo soprallugo allo Smart Cafè, luogo chiave della vicenda, dove Alice Neri trascorse la serata per poi dare un passaggio in auto all’imputato. Dopo un ulteriore sopralluogo in fondo ad una vigna, nei pressi di un casolare dove l’imputato, che si è sempre proclamato innocente, ha sostenuto di aver dormito, la comitiva ha raggiunto il luogo del rinvenimento del cadavere per studiare le vie di accesso e fuga e per visionare lo stato dell’area al calar del sole. Le parti hanno percorso le strade indicate dalla difesa. Sul posto era presente appunto l’ex comandante del Ris, Luciano Garofano: "Sottolineo la valenza di un’operazione come questa perché la Corte che si trova a decidere sul destino delle persone e vedendo i luoghi descritti dai testimoni ha una visione più chiara dei luoghi e delle distanze.

"Ha suscitato una fortissima emozione la visita in notturna nel luogo in cui è stata uccisa Alice: un luogo da cui era impossibile salvarsi, isolato e a nostro giudizio terrificante. Queste sono le sensazioni forti che noi abbiamo provato e che ci hanno reso ancor più vicini al ricordo di Alice e al dolore della sua mamma e di suo fratello", affermano gli avvocati Cosimo Zaccaria e Marco Pellegrini, difensori della madre e fratello di Alice Neri. "Siamo soddisfatti, Mohamed Ha fornito una ricostruzione coerente, precisa e credibile nonostante siano trascorsi oltre due anni dai fatti" - conclude il legale dell’imputato, avvocato Ghini.

Valentina Reggiani