Modena, 26 ottobre 2024 – Sono passati ormai due anni dal terrificante delitto della giovane mamma di Ravarino Alice Neri. Eppure alla famiglia non è stato ancora consentito di darle l’ultimo, sofferto, saluto. Nessun funerale, per il momento: una decisione dovuta al fatto che i resti della vittima devono restare ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ciò che in questi giorni ha fatto montare la polemica – e che sicuramente farà discutere – è che Alice Neri non risulterebbe nemmeno stata istituzionalmente ‘dichiarata’ morta.
A denunciarlo pubblicamente sui social è il vedovo Nicholas Negrini che, in un piccato post, risponde ad una presa di posizione dell’Udi al termine dell’udienza dello scorso mercoledì. Nel post Serena Ballista, presidente UDI Modena e l’avvocata Sonia Lama, affermano: “Ci chiediamo, in accordo con la Procura, se l’interesse della minore, una bambina che si è vista uccidere la madre e per il cui femminicidio è in corso un processo che ha Gaaloul come unico imputato, sia garantito dalla parte che la rappresenta in tribunale”. Da qui il commento di Negrini, che non nasconde amarezza. “Visto il vostro dubbio entusiasmo nell’avere a cuore gli interessi della minore – commenta il vedovo rivolgendosi all’associazione –, dovreste chiedervi prima di tutto perché, dopo ben due anni dalla morte di Alice, 24 mesi ormai, l’autorità giudiziaria (in questo caso la procura di Modena) non è stata neanche in grado di dare un banale avviso di morte al Comune di Concordia sulla Secchia, facendola risultare ancora oggi a tutte le istituzioni di fatto ancora viva (INPS, ISTAT, Anagrafe, ecc.)”. Il marito della vittima infatti denuncia come la situazione stia limitando economicamente e praticamente la minore ma anche lo stesso Negrini.
“Per citare la provenienza di questa dichiarazione vi invito a leggere l’art. 77, comma 2, D.P.R. n. 396/2000 che recita ‘Il magistrato o l’ufficiale di polizia giudiziaria deve prontamente dare all’ufficiale dello stato civile del luogo dove è morta la persona e, quando questo non è noto, del luogo dove il cadavere è stato deposto, le notizie necessarie alla formazione dell’atto di morte’” conclude Negrini.
Lo stesso quindi, comprendendo come la salma della moglie risulti ancora ‘bloccata’ per questioni processuali, non si spiega come mai la morte della giovane mamma non sia stata denunciata al Comune di Concordia, nonostante le istanze presentate. Anche la mamma di Negrini, Maria Morini rivolge un pensiero sui social a fronte delle polemiche che si sono scatenate dopo l’ultima udienza.
“Sono la mamma di Nicholas Negrini e nonna della piccola A – scrive Morini – queste associazioni (riferito all’Udi, ndr) non stanno difendendo Alice ma offendendo la sua bambina che neanche conoscono. Nessuno di noi sta difendendo l’imputato ma cerchiamo solo la verità da consegnare ad A. nel ricordo della sua mamma Alice”.