VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Alice Neri, colpo di scena in aula. Spunta la misteriosa presenza di un’altra auto sul luogo del delitto

La novità è emersa durante il contro esame da parte della difesa di Mohamed Gaaloul. Il veicolo sarebbe stato visto vicino al punto dove è morta la giovane mamma di Ravarino.

Modena, 13 giugno 2024 – Colpo di scena ieri durante il processo davanti alla Corte D’Assise contro Mohamed Gaaloul, alla sbarra per l’omicidio di Alice Neri. Il contro esame da parte della difesa dell’imputato del luogotenente Emidio D’Agostino, del nucleo operativo dei carabinieri, iniziato ieri pomeriggio proseguirà la prossima udienza ma a porte chiuse per tutelare un possibile inquinamento del materiale probatorio.

Alice Neri, l’udienza è stata rinviata e, con ogni probabilità, da qui al 25 giugno (giorno della prossima udienza) gli investigatori potranno ricostruire il tragitto dell’auto
Alice Neri, l’udienza è stata rinviata e, con ogni probabilità, da qui al 25 giugno (giorno della prossima udienza) gli investigatori potranno ricostruire il tragitto dell’auto

Infatti, verso il termine di una lunga e combattuta udienza sarebbe emersa la possibile presenza dell’auto di una persona già sentita nel corso delle indagini vicino al luogo dove è stata rinvenuto il viecolo della vittima e in orari successivi alle ore 5,15 del mattino del 18 novembre. L’udienza è quindi stata rinviata e, con ogni probabilità, da qui al 25 giugno (giorno della prossima udienza) gli investigatori potranno ricostruire il tragitto dell’auto che, almeno fino ad oggi, pare non fosse stata oggetto di attenzione.

"Siamo all’inizio del contro esame del teste. Emergeranno elementi interessanti nell’ottica di piste alternative – commenta l’avvocato dell’imputato, Roberto Ghini". L’udienza ieri si è aperta con la testimonianza della giornalista che riuscì a parlare con Hamma dopo la fuga all’estero. La stessa è stata sentita dal pm Natalini, poi contro esaminata dal legale dell’imputato, che ha incalzato la teste su alcune ‘difformità’ rispetto a quanto dichiarato dalla moglie dell’imputato il dieci dicembre, rispetto alla notte del delitto e a date che, rispetto agli eventi citati, non combaciavano. "Udienza utile per dimostrare con dati concreti la fuga di Galoul all’estero dopo l’omicidio di Alice – sottolinea l’avvocato della famiglia della vittima, Cosimo Zaccaria.

L’imputato - secondo testimonianze - ha fornito almeno due differenti versioni su dove si fosse recato nei momenti successivi al suo viaggio in macchina con Alice. A ciò va aggiunto l’elemento fondamentale di un mozzicone di sigaretta su cui vi era il dna del signor Gaaloul e di Alice, sigaretta ritrovata proprio dove è stata bruciata l’auto. Penso ci sia poco da aggiungere". Per quanto riguarda la ricostruzione del luogotenente D’Agostino, lo stesso ha spiegato i movimenti di Hamma dopo l’omicidio, attraverso l’analisi delle telecamere e del telefonino. Il carabiniere ha poi accennato alla perquisizione a casa di Gaaloul il 17 dicembre, quando è stato rinvenuto il cellulare che l’imputato aveva in uso prima della fuga e i contatti con il fratello Bassem.