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Alfredo Barbieri morto sull'A4, gli amici del Modena Volley: "Ora tifa da lassù"

Lo storico leader dei supporter gialloblù ’Gazza’ ricorda il 52enne: "L’allenatore Lorenzetti lo portò a ricevere l’applauso: una grande emozione"

Modena, 9 ottobre 2022 - È un lutto che sconvolge il mondo della pallavolo, quello di Alfredo Barbieri, morto assieme a tutti i suoi compagni di viaggio in quel maledetto pomeriggio di venerdì che si è portato via sei vite sull'autostrada A4 all’altezza di San Donà di Piave. Sconvolge il volley perché ‘Alfred’ era un pilastro del PalaPanini, un tifoso, un appassionato come si deve, che non perdeva occasione per godersi una partita dalle tribune o per rimbrottare tecnici e atleti in un modo tutto suo, talvolta brusco, sempre spontaneo e divertente.

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A sinistra, Alfredo Barbieri, morto nell’incidente stradale
A sinistra, Alfredo Barbieri, morto nell’incidente stradale

Il ricordo di uno dei suoi amici più cari, Fabrizio Schedoni, per tutti ‘Gazza’, leader della curva e del tifo di Modena Volley per più lustri, è toccante e sincero: "Alfredo era un grande amico – racconta ‘Gazza’, tra i primi a dare la notizia della scomparsa tramite i social –. Come ci siamo conosciuti? Ero appena diventato il presidente di Torcida Gialloblù e mi presentarono questo ragazzo chiedendomi di seguirlo e di introdurlo al nostro nuovo club (Torcida Gialloblu era uno dei gruppi subentrati a Febbre Gialla Supporters negli anni Duemila, ndr ). Lui seguiva il volley già da bambino, dai tempi della Panini di Sibani e Dall’Olio, conosceva perfettamente squadra e giocatori: nacque facilmente e da subito una fortissima amicizia".

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Ci sarebbero mille aneddoti da raccontare su Alfredo, tifoso ma anche presenza fissa negli uffici di viale dello Sport, ma ‘Gazza’ ne cristallizza due in particolare: "Ricordo di una partita in casa contro Cuneo, allora i nostri acerrimi rivali, credo con Giani allenatore. Stavamo giocando malissimo e in classifica eravamo messi molto male. A un certo punto ci accorgiamo che Alfredo non è in curva con noi. Preoccupati iniziamo a cercarlo: battendo palmo a palmo il palasport, lo troviamo in curva ospiti a intonare i cori assieme ai tifosi di Cuneo. Per protesta. O ancora il ricordo più dolce che ho di lui è riferito ad Angelo Lorenzetti, che dopo un match vinto in cui lui aiutava al tavolo dei segnapunti lo portò a ricevere l’applauso della ‘sua’ curva che scandiva il suo nome".

Anche gli Irriducibili Gialloblu non hanno fatto mancare il loro affetto con un messaggio su Facebook: "Caro Alfredo, ricordiamo le tante volte in cui ti sei chiuso nei bagni dei vari palazzetti d’Italia senza poi riuscire ad uscirne. A volte ci hai fatti impazzire ma ci siamo anche tanto divertiti e ti abbiamo voluto bene". Tra i tifosi in tanti gli hanno voluto tributare un pensiero, un ricordo, ma anche chi era ed è in ufficio tutt’ora per Modena Volley si è rivolto a lui, come Gian Paolo Maini o, pensando ai tempi passati, Ermes Ferrari ("ora tifa i gialli da lassù") o Filippo Marelli, ex addetto stampa di Pallavolo Modena, ora giornalista stimato e radiocronista per Trc dei match dei gialloblù: "Alfredo era uno di noi – scrive Marelli – era uno ‘dell’ufficio’ di Pallavolo Modena. Un compagno di vita per oltre dieci anni. Quanti giornali ha tagliato Alfred per la rassegna stampa, quante passeggiate ti ho fatto fare per le tribune del PalaPanini per provare a farti dimagrire, quante incazzature, risate e prese in giro. Poi per primo veniva ad abbracciarti. Questo era Alfredo. Cercava e donava affetto, genuinamente. Amava stare in mezzo alla gente, continuamente. Era un inno alla vita". Che il destino si è preso con sé troppo presto assieme alla sua amatissima Rossella.