VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Giustizia per Alex Bonucchi: “Verità sulla sua morte, andiamo alla Corte Europea”

Tre anni fa la tragedia nella piscina di un hotel in una trasferta di lavoro. La madre: “Non mi arrenderò mai, dal governo promesse e poi silenzi”

Alex Bonucchi, morto a 25 anni, tecnico specializzato della Sacmi di Salvaterra. E’ morto in Algeria per folgorazione: inchiesta archiviata. La manifestazione in piazza a Modena

Il sit-in che si è svolto giovedì in piazza Grande, a Modena, presente la famiglia

Modena, 19 ottobre 2024 – “Voglio sapere cos’è successo in quella piscina. Voglio la verità su come è morto Alex e che chi ha sbagliato paghi le conseguenze dei propri errori. In questo caso è toccato a mio figlio ma poteva rimetterci la vita chiunque. Come ho già detto in Parlamento non mi fermo davanti a niente e a nessuno: lo Stato deve darmi delle risposte”. Lo ha giurato e lo farà: non si fermerà fino a che non avrà giustizia. Attraverso un sit in organizzato in piazza Grande, a Modena, Barbara degli Esposti, mamma di Alex Bonucchi, il 25enne di Nonantola morto folgorato nella piscina di un hotel in Algeria a gennaio del 2021 durante un viaggio di lavoro all’estero, ha chiesto allo Stato Italiano di intervenire per far luce su quanto avvenne quel giorno ma, soprattutto, di individuare i responsabili della morte del figlio.

A scendere in piazza con tanto di cartelli, giovedì sera e sotto una pioggia torrenziale parenti, colleghi e amici di Alex (tecnico specializzato della Sacmi di Salvaterra ed ex allenatore del Rolo) ma anche il sindaco Massimo Mezzetti, il consigliere Giovanni Silingardi per il M5s (in rappresentanza di Stefania Ascari) e l’avvocato della famiglia, Roberto Ghini. Il prossimo passo sarà il ricorso alla Corte Europea. “Siamo stati il 30 luglio in Parlamento, abbiamo chiesto un incontro con il Ministro Tajani, ma poi nulla” ha sottolineato la donna, ‘promettendo’ di incatenarsi davanti a Montecitorio.

L’onorevole M5s Stefania Ascari aveva presentato un’interrogazione parlamentare al Ministero degli Affari esteri, che aveva risposto come “l’Ambasciata italiana è intervenuta più volte per chiedere alle competenti autorità algerine che fosse fatta piena luce sull’accaduto. L’Ambasciata d’Italia ad Algeri continuerà a seguire con la massima attenzione il caso”. “Tutto è però piombato nel silenzio – denuncia Barbara Degli Esposti – Ci sono due autopsie, una algerina e una italiana che dichiarano entrambe morte violenta per folgorazione. La salma di Alex è arrivata in Italia senza cuore e polmone destro, dove sono gli organi? Ci sono stati cambi di versione, cartelli di divieto di accesso in piscina con la scusa del covid, il cavo mai esaminato e dopo tutto questo, i referenti dell’hotel e la struttura stessa vengono assolti”.

Infatti il 1° febbraio il giudice ha confermato in Appello la decisione resa in 1° grado (ritenuto non colpevole il legale rappresentante dell’albergo che era accusato di omicidio colposo) e ha rigettato la richiesta di parte di un indennizzo, quantificato in 500mila euro.

“Non smetterò mai di lottare per ciò che è giusto fare dovessi metterci anni, non toccate mai i figli ad una madre” ha ‘giurato’ la donna. “Chi fa parte delle istituzioni ha un dovere: quello di esserci e mettersi a disposizione. Non abbiamo competenza diretta ma abbiamo una grande forza; quella di tenere viva l’attenzione su questa vicenda – ha affermato Silingardi – . Mi prendo l’impegno di portare la questione in Consiglio comunale affinchè anche il Comune di Modena sia vicino fattivamente a Barbara e a tutti i parenti di Alex. Stefania Ascari chiederà un nuovo appuntamento ai ministri competenti e presenterà una nuova interrogazione”.