VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Alex Bonucchi morto in piscina ad Algeri: il dolore della fidanzata

Miriana Pietri ricorda il 25enne Alex Bonucchi: "Viaggiava tanto, mi hanno scritto da tutto il mondo: sapeva farsi volere bene"

Una foto pubblicata su Facebook da Miriana Pietri con il fidanzato Alex Bonucchi

Una foto pubblicata su Facebook da Miriana Pietri con il fidanzato Alex Bonucchi

Modena, 7 gennaio 2020 - Si erano promessi amore eterno. I progetti, quelli che stavano ‘scrivendo’ parlavano tutti di loro. Insieme. Alle 18, lunedì sera, il suo Alex le ha inviato un messaggio whatsapp per farle sapere che, dopo una giornata di lavoro, finalmente dedicava un po’ di tempo a se stesso facendo un bagno in piscina. Da quel momento è calato il silenzio. E’ un dolore che soffoca le parole e le lacrime quello che in queste ore trafigge Miriana Pietri, fidanzata di Alex Bonucchi, il modenese 25enne morto nella piscina di un hotel ad Algeri, dove si trovava per lavoro. Quello che la giovane chiede è di avere informazioni chiare su quanto accaduto ad Alex. Infatti ci sarebbe un ‘buco’ di due ore dall’ultimo contatto con la studentessa e il ritrovamento del corpo del tecnico specializzato della Sacmi. Cosa siete riusciti ad apprendere della tragedia? "Siamo in costante aggiornamento con l’ambasciatore ma, sinceramente, non abbiamo nulla in mano. Ci hanno dato pochissime informazioni. Non punto il dito verso nessuno, ci mancherebbe, soprattutto in una fase in cui le indagini sono ancora in corso. Voglio solo fare chiarezza". Che lei sappia Alex era solo al momento dell’incidente, ovvero della presunta folgorazione mentre si trovava in piscina? "Sì, da quel che abbiamo potuto apprendere l’altro collega con il quale si trovava in hotel, in quel momento, era in palestra. Lui invece era sceso per andare da solo in piscina. Da quel momento il buio: non sappiamo cosa sia accaduto ma credo che nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia ad Algeri". Quando vi siete sentiti per l’ultima volta? "Lunedì alle 18.03 mi ha scritto che era in piscina. Da quel momento il silenzio. Il corpo è stato trovato alle 20. Il problema è che c’è un buco di due ore. E’ una situazione strana, ma ora le autorità si stanno occupando degli accertamenti nella speranza che la verità venga a galla. Vorrei capire cosa gli è accaduto. La dinamica dei fatti". Ha pensato di recarsi personalmente in Algeria? "Sì, ma non servirebbe a nulla: ci sono 14 giorni di quarantena una volta arrivati sul posto e altrettanti al rientro in Italia. Secondo l’ambasciata la salma dovrebbe rientrare in Italia la settimana prossima, ma ci hanno già detto che i tempi burocratici sono lunghi. Nel frattempo non ci resta che attenerci a quello che ci dicono". Era arrivato prima di capodanno in Algeria? "Era atterrato il trenta. Avrebbe dovuto restare là due o tre mesi, a seconda del lavoro che avrebbe dovuto svolgere. Ma era sempre così: viaggiava di continuo. A volte stava via anche cinque mesi. Altre due settimane". Da quanto tempo eravate fidanzati? "Da un anno e dieci giorni, ma ci conoscevamo già da qualche mese. Quello che posso dire è che nel corso dell’anno vissuto insieme mi ha dato tantissimo. Alex era un ragazzo meraviglioso, sempre col sorriso ‘stampato’ sul volto. Quando la notizia della sua morte si è diffusa mi hanno scritto da tutto il mondo: Bangladesh, Russia, Turchia, Brasile, paesi dove si era recato per lavoro. Lo adoravano tutti perché in tutti lasciava qualcosa di sé. Era un dono. Sapeva quello che voleva e aveva tanti progetti in mente. Avrebbe voluto fare il calciatore ma si era dovuto fermare. Eravamo fatti per stare insieme... Mi aveva promesso che sarebbe tornato e saremmo stati più forti di prima. Non posso immaginare una vita senza di lui".