Essere informati, consapevoli delle insidie rappresentate dai tentativi di truffe e raggiri di cui si può essere vittima, per diventare così soggetti attivi nella prevenzione. È il tema della campagna di sensibilizzazione "Sapere è sicurezza" che, rivolta in particolare alla popolazione anziana, il Comune rilancia in questi giorni con una distribuzione dei materiali divulgativi, come locandine e pieghevoli, in una trentina di parrocchie e in diversi punti vendita, così come è stato fatto nelle polisportive e nei centri di aggregazione.
"Vogliamo diffondere il più possibile chiare e semplici regole da seguire in casa, fuori casa, al telefono e nell’utilizzo di internet per difendersi dai malintenzionati" sono le parole dell’assessora alla sicurezza urbana integrata e alla coesione sociale, Alessandra Camporota, nella lettera con la quale chiede la collaborazione dei parroci e dei gestori dei negozi per raggiungere più persone possibili.
Tra i consigli che i testimonial della campagna, una simpatica coppia di anziani, diffondono c’è anche quello di non fornire informazioni personali a degli sconosciuti, di fare attenzione quando in strada qualcuno cerca di distrarti, di tenere borsa e borsello sempre ben stretti (e non nel cestino della bici o incustoditi in auto), di non fidarci di messaggi sms o mail che arrivano sconosciuti e di non cliccare su banner che promettono facili vincite. Come già sottolineato, anche le parrocchie – oltre ai negozi – si schiereranno in prima fila.
"Iniziative di questo tipo rivestono una grande importanza – spiega don Ivo Seghedoni della parrocchia san Pio X – la chiesa è infatti anche un luogo di aggregazione, nel quale si può fare informazione. Già in passato, più volte e in diversi contesti – come il Circolo dell’Amicizia o la palestra della memoria – sono stati accesi i riflettori sul tema sicurezza, aiutando gli anziani a riconoscere preventivamente e a evitare truffe e raggiri.
Non è insolito che siano proprio gli anziani, infatti, a finire nel mirino – continua don Ivo – e proprio per questo puntare su informazione e prevenzione è un aspetto fondamentale: spesso mi è capitato di ascoltare storie e testimonianze di persone che sono state ’adescate’. Per fortuna, molte di queste se ne sono accorte prima, riuscendo così a sventare la truffa: perlopiù si tratta di chiamate telefoniche. L’attenzione rimanga sempre alta".